Comunicato Stampa
Appello al governo turco : Negoziate con i prigionieri politici per la fine
del digiuno sino alla morte e dello sciopero della fame.
Una delegazione del gruppo GUE-NGL, composta dal vicepresidente Pernille Frahm,
dagli europarlamentari Feleknas Uca e Kostas Alyssandrakis, e da Stellan Hermansson
(segretario generale associato) e Thomas Raeck (collaboratore) è stata
in visita ad Istanbul il 23 ed il 24 gennaio per ottenere informazione di prima
mano sull'operazione militare (19 dicembre 2000) nelle prigioni turche e sugli
sviluppi successivi.
Sono stati incontrati diversi testimoni oculari dell'assalto alle prigioni,
molti familiari dei prigionieri politici, organizzazioni non governative per
i diritti umani, partiti politici ed avvocati. E' stata consegnata alla delegazione
una documentazione complessiva, preparata dalle associazioni per i diritti umani
sui risultati dell'attacco, la quale contiene anche fotografie dei corpi bruciati
e dei prigionieri morti.
La delegazione condanna con forza il violento attacco delle forze di sicurezza,
che hanno usato elicotteri, bombe a gas, mitragliatrici e bulldozers. Dopo l'attacco
diverse parti delle prigioni vennero bruciate, nel tentativo di eliminare le
prove. Inoltre, dopo l'attacco, gran parte dei prigionieri sopravvissuti venne
portata nelle prigioni di tipo F, sebbene ivi non vi fossero in parte né
elettricità, né acqua, né riscaldamento. Durante il trasporto
ed all'arrivo alle nuove prigioni, essi vennero pesantemente picchiati e terrorizzati
dalle guardie e dalle forze di sicurezza. Un numero ancora maggiore di prigionieri
è attualmente in digiuno fino alla morte e in sciopero della fame. Le
autorità turche hanno sostenuto che l'operazione militare era stata condotta
allo scopo di prevenire la morte dei prigionieri, ma l'attacco ha avuto il risultato
opposto.
In considerazione del massacro durante il quale 32 prigionieri sono stati uccisi
e centinaia feriti gravemente, la delegazione ha criticato la mancanza di reazione
da parte dell'Unione europea contro il barbaro comportamento delle forze di
sicurezza turche. I membri del Gruppo GUE-NGL hanno espresso la propria solidarietà
con le forze democratiche in Turchia che combattono per il rispetto dei diritti
umani nel loro paese ed in particolare nelle prigioni.
Dopo i colloqui in Turchia la delegazione del GUE-NGL esprime le seguenti richieste
:
- Chiede al governo turco di porre fine ad ogni violenza, tortura e maltrattamento
nelle prigioni, e di rispettare i diritti internazionalmente riconosciuti dei
prigionieri nei luoghi di detenzione.
- Chiede al governo turco di riprendere i colloqui e i negoziati per prevenire
le morti collettive e problemi di salute irreversibili tra i prigionieri.
- Domanda la fine dell'isolamento dei prigionieri nelle prigioni turche di tipo
F, dove i loro fondamentali diritti non vengono rispettati e garantiti.
- Domanda all'Unione europea di sostenere ogni iniziativa mirante a negoziare
una soluzione democratica e non violenta del conflitto per salvare le vite dei
prigionieri in digiuno fino alla morte e in sciopero della fame.
- Chiede all'Unione europea di domandare la piena democratizzazione della Turchia,
inclusa la libertà per i prigionieri politici.