June 06, 2013
Ventuno tra battaglioni
e brigate in Siria hanno rilasciato
una dichiarazione informando su un accordo tra alcuni
gruppi armati che attaccano la regione di Afrin con l’obiettivo di indebolire la resistenza curda.
Alcuni dei gruppi citati in questa dichiarazione hanno,
a loro
Scontri nella provincia
occidentale di Afrin nel
Si dice che sia il gruppo
Liva el Tevhid a essere alla guida
dell’attacco contro la regione curda in Siria, presumibilmente sostenuto e accompagnato da alcuni altri
gruppi chiamati Liva el Fatih, Devl ül İslamiye
e Salahaddin. I militanti
In una dichiarazione scritta in risposta alla dichiarazione di 21 tra battaglioni
e brigate, l’ufficiale dirigente Ali Bilo del battaglione siriano di Liva Ehrar
ha affermato che il suo gruppo
non aveva nulla a che fare con la dichiarazione emessa da alcuni
ambienti che servono il regime siriano. Bilo ha affermato che il suo battaglione
si trova in buoni rapporti con il YPG e con i curdi. “Arabi e curdi hanno
delle forti relazioni storiche e non hanno mai vissuto
un forte conflitto tra loro. Abbiamo molti combattenti
curdi nel nostro battaglione che lottano assieme
a noi”, da dichiarato.
Riferendosi al rapimento di circa 700 civili curdi da parte
di alcuni gruppi armati mentre
si trovavano sulla stradi
tra Afrin e
Un altro gruppo, Liva el Furkan ha rilasciato una dichiarazione negando qualsiasi rapporto con gli altri gruppi.
Özeyfa Yusuf Cenudi, a nome
Ricordando che le unità
del YPG stanno combattendo per difendere la regione curda, Cenudi ha aggiunto che “queste accuse sono state avanzate da coloro che
sono provocati da alcune potenze
internazionali che hanno intenzione di evitare la rivoluzione
siriana”.
Il gruppo Heyani Halit, che in precedenza
aveva attaccato i quartieri curdi
e mirato i civili ad Afrin, ha risposto anch’esso alla dichiarazione sostenendo che non hanno nulla
a che fare con le dichiarazioni
precedenti.
La Brigata della
Costa dei Falchi, rispondendo in maniera molto determinata alla dichiarazione, ha affermato che si
trattava di agenti della regione
siriana che hanno attaccato i curdi ad Afrin e nei suoi dintorni.
“Noi non siamo
nemici ma amici dei curdi. Abbiamo sempre vissuto in pace con loro e continueremo a farlo”, dice la nota affermando che gli attacchi
contro Afrin miravano a creare un conflitto
tra il popolo
siriano. “Color che attaccano i curdi
dovrebbero andare a Kuseyr e combattere lì contro gli
attacchi
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