Mobilitazione dei curdi contro
l’Al-Qaeda sostenuta dalla ESL*
July 31, 2013
Nel momento in
cui i curdi siriani sono stati invitati a partecipare alla conferenza
internazionale sulla pace in Siria, denominata Ginevra 2, e incontri ad alto
livello si sono svolti per la prima volta tra
Il target non è
stato scelto a caso. Isa Huso, un membro del comitato diplomatico del Consiglio
supremo curdo, è stato ucciso Martedì 30 luglio a Qamishli, la più grande città
del Kurdistan Occidentale (territorio curdo in Siria), nel corso
dell’esplosione di una bomba nascosta nella parte anteriore del suo veicolo.
PERCHE’
QUESTO OMICIDIO?
Hiso Isa, l’ex
leader del principale partito curdo PYD è stato anche un membro del Congresso
Nazionale del Kurdistan (KNK), con sede a Bruxelles. Pur subendo torture atroci
da parte del regime di Bashar al-Assad non ha mai abbandonato la lotta di
liberazione del popolo curdo. Era padre di un figlio che è stato ucciso in
scontri tra l’esercito turco e il Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK). Migliaia
di persone si sono riunite per il funerale di Hiso a Qamishli.
Con questo
omicidio, gli attacchi contro il popolo kurdo assumono una nuova dimensione. Diversi
paesi stranieri non sono felici delle conquiste storiche del popolo curdo in
Medio Oriente. Tra questi si possono citare Francia, Stati Uniti, Turchia, Gran
Bretagna.
Dal 16 luglio le
città curde sono sotto il fuoco dei gruppi legati ad Al Qaeda, lo Stato
islamico dell’Iraq e del Levante (EIIL) e del Fronte di Al-Nusra. Colpevoli di
crimini di guerra e crimini contro l’umanità secondo la coscienza umana, il 17
luglio questi gruppi sono stati espulsi dalla città di Rass al-Ain (Sêrékaniyé
in curdo). Aspri combattimenti si svolgono da allora a Tel-Abyad, nella regione
di Raqa, e attorno a diverse città del Kurdsitan occidentale, notoriamente a
Guirké Lêgué, Tirbespiyé, ad Afrin, nella zona del petrolio di Rimélan, così
come in un quartiere curdo di Aleppo. Centinaia di jihadisti provenienti da
diversi paesi stranieri sono stati uccisi da combattenti curdi.
Dopo essere
stati cacciati dal Sere Kaniye, i jihadisti hanno perso un importante posto di
frontiera dove ricevevano armi e denaro. Le altre postazioni di frontiera con
Sostenuti da
alcuni paesi stranieri e incoraggiati dal silenzio complice della comunità internazionale,
l’EIIL e il fronte di Al-Nusra vogliono creare nella regione incluso il
Kurdistan occidentale, uno stato islamico con una nota violenta e sanguinaria. Per
realizzare questo progetto non esitano a commettere crimini contro l’umanità,
atti di barbarie, rapimenti e massacri di civili, saccheggiamenti delle loro
case e imposizione delle loro leggi spietate.
I CURDI
INVOCANO
Con nessuna
possibilità di sconfiggere i combattenti curdi ma solo di seminare il caos e
l’odio tra i popoli della regione, tuttavia questi gruppi dispongono di armi
sofisticate e pesanti, probabilmente fornite da paesi stranieri.
A fronte degli
attacchi da parte di Al Qaeda le unità di protezione del popolo curdo (YPG),
organizzazione istituita nel luglio del 2012 – l’inizio della rivoluzione
curda, hanno chiesto una mobilitazione generale. “Gli attacchi hanno assunto
una nuova dimensione. Facciamo appello a tutti i giovani che possono portare
armi ad unirsi ai nostri ranghi per proteggere gli interessi del popolo curdo”,
ha detto il YPG in un comunicato. In queste ultime due settimane migliaia di
giovani si sono uniti alle fila del YPG.
Secondo un
comunicato la maggior parte dei gruppi legati all’Esercito Siriano Libero (ESL)
sostenuto dall’Occidente, tra cui
MOSCA
SOSTIENE
Gli attacchi
contro i curdi arrivano nel momento in cui i curdi sono chiamati a partecipare
alla conferenza internazionale di Ginevra. “Crediamo che i curdi siriani in
occasione della conferenza di Ginevra dovrebbero beneficiare di una
rappresentanza che consenta loro di esprimere la loro volontà e di difenderla
così come succede per altri gruppi influenti e di opposizione nel quadro del
processo politico intersiriano “, ha dichiarato il ministro degli Esteri russo
sul suo sito ufficiale.
Quattro giorni
prima dell’omicidio di Isa Hiso, il 26 luglio, il co-presidente del PYD, Saleh
Moslim, è stato ricevuto per la prima volta dal capo della diplomazia turca
Ahmet Davutoglu, dopo che i curdi avevano preso il controllo totale del posto
di frontiera di Sere Kaniye (Rass al-Ain).
* ESL:
Esercito Siriano Libero
Maxime Azadi Mediapart