Gruppi islamisti attaccano città del Kurdistan occidentale

Posted date: August 02, 2013

Gruppi islamisti attaccano città del Kurdistan occidentale

Pesanti combattimenti tra le unità di difesa popolari (YPG) e gruppi islamisti – presi in ostaggio quasi 300 civili curdi – la città di confine Serê Kaniyê privata dei rifornimenti di elettricità – Assassinato importante politico curdo

I violenti scontri seguito ad un attacco di gruppi islamisti, tra cui il fronte Al-Nusra vicino ad Al-Queda, contro la città di Serê Kaniyê (Ras al-Ain) nel Kurdistan occidentale, nelle ultime settimane si sono estesi a città e località curde o prevalentemente curde  vicine al confine turco-siriano. I raggruppamenti islamisti continuano a commettere crimini di guerra come rapimenti ed uccisioni di civili, bombardamenti contro le città, espulsioni su base etnica e torture. Secondo il YPG, durante i combattimenti sono rimasti uccisi dozzine di componenti dei gruppi islamisti e sei componenti del YPG.

In una dichiarazione del centro stampa dell’YPG dell’1 agosto si afferma che ieri ci sono stati pesanti combattimenti tra il YPG e gruppi islamisti, tra cui il “fronte Al-Nusra” vicino ad  Al-Qaeda e “Stato Islamico in Siria e in Iraq “. Durante i combattimenti che si sono svolti nelle città del Kurdistan occidentale di Tirbespiye (Al-Qahtaniya), Girke Lege (Al-Ma’bada) e  Girê Spî (Til Abyad), sono stati uccisi sei membri dell’YPG e 69 componenti del gruppi islamisti e 20 sono stati feriti.

Attacchi contro la popolazione civile curda
Dopo le gravi perdite dei gruppi islamisti, i combattenti del fronte Al-Nusra e del gruppo “Stato Islamico in Siria e in Iraq ” hanno ora iniziato ad attaccare la popolazione civile curda. Hanno assediato e conquistato i villaggi di Tel Hasıl (Tall Hassel) e Tel Aran (Tall Aren)  nella parte orientale della provincia di Aleppo e ucciso 50 civili con attacchi con carri armati, mortai ed artiglieria e hanno preso in ostaggio 300 civili curdi. Viene impedito che giungano ulteriori informazioni sulla situazione nei villaggi, dato che i gruppi islamisti hanno tagliato le linee telefoniche. Il fronte Al-Akrad-Front (unità curde armate che agiscono fuori dalle zone abitate nel Kurdistan occidentale) riferiscono che in quella regione si sono verificate violenze paragonabili a veri e propri massacri. La maggior parte dei civili uccisi e rapiti sono parenti dei combattenti del fronte Al-Akrad.

Anche la città di Serê Kaniyê è diventata un obiettivo del fronte Al-Nusra. Giovedì (01.08.2013) il gruppo islamista ha preso il controllo del principale condotto di energia elettrica ed ha interrotto i rifornimenti elettrici verso Serê Kaniyê. Si sono di conseguenza verificati problemi nel rifornire la città di acqua potabile.

Il 30 luglio inoltre il membro di grado elevato dell’Alto Consiglio Curdo Isa Huso è stato ucciso da un’autobomba nella città di Qamişli del Kurdistan occidentale. Al momento l’azione non è stata rivendicata. Tuttavia si sospetta che dietro ci siano gruppi islamisti.

Perché si sono verificati gli scontri?
I pesanti scontri tra gruppi islamisti e curdi e curde sono scoppiati dopo che membri del fronte Al-Nusra a metà luglio avevano attaccato una pattuglia delle unità di difesa popolare (YPG). Ma sembra che i gruppi islamisti con quest’attacco abbiano segnato solo l’avvio per un’operazione ad ampio raggio contro le zone curde. Mentre l’Esercito Siriano Libero (ESL) nel sud della Siria perde importanti territori a favore del regime di Assad, ora i gruppi islamisti hanno preso di mira il nord della Siria e il Kurdistan occidentale. Questi territori vengono considerati strategicamente importanti perché la Turchia continua a fungere da territorio per le ritirate e fonte di rifornimenti per questi gruppi. Infatti, il 26 luglio circa comandanti dell’FSA si sono incontrati per una riunione a Dîlok (Gaziantep) godendo dell’ospitalità della Turchia, dichiarando come nemici non solo il regime di Assad, ma anche il Partito di Unione Democratica  (PYD), il più influente partito curdo della Siria. Inoltre secondo testimoni oculari, già nella metà di luglio più di 1000 uomini armati, presumibilmente combattenti delle fila islamiste, hanno passato il confine turco-siriano in direzione di Serê Kaniyê.

Secondo diversi rapporti, gruppi islamisti coinvolti nei combattimenti contro i curdi e le curde, progettavano di proclamare un emirato islamico nel nord della Siria dopo la fine del Ramadan e dopo aver preso possesso della provincia di Al-Raqqah nel nord della Siria. Le zone d’insediamento curde dovevano essere parte dell’emirato. Si ritiene quindi che l’attacco su larga scala contro le zone di insediamento curde in Siria, fino ad ora relativamente tranquille, sia parte di questo piano.

CA

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