Una Guerra Curdo-Araba nel
Rojava
September 02, 2013
di Amed Dicle -
Ci sono 17
differenti gruppi etnici e religiosi in Siria. La larga maggioranza di questi
gruppi è araba. Il secondo gruppo per dimensione dopo gli arabi sono i curdi. Ci
sono circa quattro milioni di curdi, la maggior parte dei quali vive nella zona
di Al-Jazira, seguita da quelli in Kobane ed Efrin. I curdi nelle altre parti
della Siria sono migrati verso le suddette zone in diversi periodi della
storia. Fino ad un milione di curdi, che vivano a Damasco ed Aleppo, per
esempio sono fuggiti nel corso dell’ultimo periodo.
Kobani ed Efrin
non hanno una popolazione araba insediata. Rispetto a queste aree. Quella di
Cizre (Al-Jazira) è più cosmopolita. La regione di Cizre (Al-Jazira) ha anche
antichi insediamenti armeni ed assiri, dove queste popolazioni hanno vissuto
fianco a fianco con i curdi per molto tempo. Qui si trova anche una popolazione
sostanzialmente araba nei centri urbani che vi è migrate nel corso di periodi
diversi e per ragioni differenti.
È
possibile una guerra civile?
Così, mentre in
Siria infuria
Si, è possibile
e in un certo senso sta già avvenendo tramite diverse spinte. Ma questa guerra
decisamente non è la guerra del popolo siriano.
Bene, poniamo
ora questa domanda: “C’è una qualsiasi base per una guerra tra i due gruppi più
grandi, gli arabi e I curdi?”
La risposta:
“Si, c’è.”
C’è una simile
base. Ma nonostante il fatto che una tale base esista, non c’è possibilità che
questa guerra abbia successo se scoppia. Né la gente vuole una guerra del
genere. Ma esistono forze esterne ed interne che provano ad imporre una simile
guerra per diverse ragioni.
Quelli che
vogliono una guerra tra arabi e curdi sono le forze che vogliono ricostruire
una Siria fondata sui loro interessi politici ed economici. Dare un nome a
questi paesi e dai loro diversi interessi è un’altra storia. Studiamo invece la
situazione interna.
Facciamo la seguente
generalizzazione: siriani che fondano la loro politica su uno stato-nazione, a
prescindere dal fatto che vivano dentro o fuori dalla Siria, stanno spingendo
verso una guerra tra le diverse popolazioni.
O
Gli arabi e gli
altri gruppi etnici e religiosi, sono tutti parte di questo progetto.
Quali
sono le forze che vogliano che la guerra tra due popolazioni continui?
Per far iniziare
una guerra del genere, ci sono tre questioni: storia, ideologia ed economia.
Questioni
che derivano dalla storia
Quando i
francesi sono entrati in Siria negli anni 1921-1922, le tribù arabe a sud della
zona di Al-Jazira erano nomadi. Il primo villaggio di Al-Jazira è stato creato
nel
Durante il
dominio francese c’era una tensione controllata. Ma nel 1945, è scoppiata una
guerra tra i curdi e le tribù arabe. Le tribù arabe che combattevano contro i
curdi ricevettero sostegno dai regimi di Damasco, Gran Bretagna e da alcuni
paesi arabi e 150 villaggi curdi vennero saccheggiati in quel periodo. Sostanzialmente
gli arabi si spostarono nella regione e i curdi dovevano adattarsi a questo
nuovo ordine socio-demografico.
Nel 1962, 70,000
curdi vennero private della loro nazionalità. Venivano considerati “stranieri
residente nel paese ” e private di diritti come la formazione, la possibilità
di viaggiare all’estero e di possedere terre.
Per quanto
riguarda la relazione tra curdi e arabi in Siria, lo scontro peggiore tra
questi gruppi è avvenuto nel 2004 durante lo “Serhildan” (rivolta) curdo a
Qamislo.
Alcune tribù
arabe che ora si oppongono al regime, si unì al regime Baath e attaccò i curdi.
E i curdi, che erano incoraggiati dagli sviluppi in Iraq e volevano iniziare
presto la “Primavera Siriana ” invece vennero bloccati.
Queste tribù
arabe che nel 2011 pensavano che il regime sarebbe stato abbattuto in un breve
periodo di tempo interruppero i propri contatti con il regime. Per ricevere
aiuti da paesi come
Problemi
ideologici
Proprio come
altri tipi di sciovinismo, lo sciovinismo arabo che viene imposto dall’esterno
sorge in Siria come una malattia. Alcuni leader arabi nella regione considera i
curdi come una comunità arrivata come ospite senza diritti né nel passato né in
futuro e con questa prospettiva stanno provando a marginalizzare i curdi
all’interno di una nuova Siria. (Le stesse realtà stanno emarginando tutti gli
altri gruppi etnici e religiosi cercando di creare una nuova Siria come stato
arabo-sunnita.)
Ragioni
economiche
Come ampiamente
noto, il progetto di una cintura araba ha portato e insediato molte tribù arabe
nella zona di Al-Jazira. Ogni villaggio arabo, da Derik a Serekaniye, è stato
collocato tra due villaggi curdi. Attraverso il progetto della cintura araba,
terre e beni dei curdi sono stati confiscati e consegnati ad arabi. Fino ad ora
queste tribù arabe erano sotto la protezione del regime. Ora che i curdi hanno
il controllo, le tribù arabe in queste aree sono preoccupate, chiedendosi se i
curdi si riprenderanno le loro terre ed i loro villaggi. Ma le autorità curde
hanno agito in modo contrario a queste preoccupazioni dove intendono includere
gli arabi nella nuova amministrazione.
Dall’inizio
della rivolta del Rojava nel luglio 2012 sono stati fondati molti consigli,
organi decisionali e istituzioni controllati mutualmente. Nonostante questo e
soprattutto ultimamente, si è verificata una guerra. Da un lato di questa
guerra ci sono i curdi. Ma possiamo dire che dall’altra parte di questa guerra
ci sono “gli arabi “?
“NO”.
Dall’altra parte
di questa Guerra ci sono bande organizzate come il Fronte Al-Nusra legato ad
Al-Queda. Si, alcune realtà arane volevano collaborare con queste bande, ma
Al-Nusra nel Rojava è isolato. Anche i sauditi che sostengono Al-Nusra con ogni
mezzo possible erano ad un passo dal ritirare il proprio appoggio. Ultimamente
molti di quei gruppi che hanno combattuto contro i curdi si sono ritirati dal
fronte. Alla fine, Al-Awsat, che riflette la politica saudita, ha dovuto
ammettere che Al-Nusra non ha avuto successo contro le YPG (Unità di Difesa del
Popolo) e scrivere diffusamente dell’oppressione di Al-Nusra nei confronti dei
civili.
Gli arabi nel
Rojava, principalmente tribù, non hanno partecipato a questo fronte contro i
curdi. Ad esempio le tribù Sharabiya e Zubeyd, che sono tra le tribù arabe più
grandi e vivono fianco a fianco con i curdi, hanno molti componenti tra i
combattenti delle YPG. A Til Tamir, i combattenti delle YPG hanno il benvenuto
delle tribù. La tribù Teyb, si è schierata con il regime e contro Al-Nusra. La
più grande tribù della regione è la tribù Begar con circa 100,000 componenti e
basata a Dera. La tribù Begar ora si è divisa in tre. Dopo che il loro leader
Newaf al-Bashir è andato in Turchia ed ha organizzato attacchi contro
Serekaniye (Ras al-Ayn), molti nella tribù hanno preso posizione contro di lui.
Una parte della tribù si è schierata con il regime.
Un’altra tribù
importante è la tribù Shammar. Politicamente ed economicamente il suo centro è
ad Ahmet al-Cerba, il leader della coalizione Qatar-Turchia, schierata con
“Fino a quando
c’è un nostro bambino nella culla, non lasceremo che i curdi abbiano alcun
diritto ” sostiene un componente della tribù Cibure. Aver portato queste due
personalità dalla zona di Al-Jazira nel Rojava ai vertici della coalizione, è
il risultato del fatto che condividono il punto di vista di Ankara.
Esistono
alternative serie a questi due esempi avversi. Si, com’è ora, si può creare il
caos in Siria e nel Rojava. La regione può essere trasformata in una zona di
guerra. Ma questa non sarà una guerra curdo-araba.
Per questo ci
sono due ragioni.
1) I curdi non
stanno portando avanti un sistema su base etnica. Non considerano gli arabi o
le comunità come “blocchi.” Dopo tutto sarebbe contraddittorio rispetto
al paradigma politico curdo. Non è possibile che i curdi, che rappresentano se
stessi come la terza forza nella regione, che è contraria allo stato attuale
delle cose e che sta perseguendo un sistema fondato sulle comunità, vengano
coinvolti in una simile guerra. Vorrebbe dire che contraddicono se stessi.
2) Nonostante
molta sfortuna e molte difficoltà, i curdi e gli arabi nell’area sono legati
gli uni agli altri. La società araba non ha una fronte comune contro i curdi. Lo
sciovinismo e il fanatismo religioso che vengono imposti sono e saranno la base
per molte questioni. Ma queste forze, che rappresentano se stesse come angeli e
di fatto cercano di incitare alla guerra curdo-araba, non avranno successo.
ANF