Nuovi villaggi sono stati
liberati dai curdi
September 26, 2013
di Maxime Azadi - Nelle ultime due settimane, dopo
violenti combattimenti con i jihadisti di Al Qaeda, i combattenti curdi hanno
preso il controllo di cinque villaggi nel Kurdistan occidentale, il
territorio curdo in Siria, di cui due nelle ultime 24 ore. Inoltre ad Atma,
sulla frontiera con
Le Unità di
Difesa del Popolo (YPG) mercoledì 25 settembre verso mezzogiorno hanno cacciato
i jihadisti di Al Qaeda dal villaggio di Dirdara situato a sudest di Serêkaniyê
(Rass al-Aïn), città al confine con
Il villaggio di
Java è stato preso nella notte tra il 23 e il 24 settembre, mentre il villaggio
di Alouk è stato liberato il 18 settembre dopo violenti combattimenti con i
gruppi armati affiliati ad Al Qaeda che hanno subito pesanti perdite.
Il 23 settembre,
i combattenti del YPG hanno preso il controllo del villaggio di Kharduga
(Xerdûga in curdo), a
40
jihadisti uccisi a Atma
Una quarantina
di jihadisti sono stati uccisi durante degli scontri con i curdi nelle città
curde di Jinderis ed Atma nella regione di Idlib. Una combattente curda è stato
uccisa nel corso di scontri armati. È stato ucciso anche un bambino di dieci
anni e una donna è stata ferita nel villaggio di Jalame dai cecchini di Al
Qaeda.
I corpi di
quattro jihadisti sono caduti nelle mani dei combattenti curdi che hanno così
rinvenuto dei documenti scritti in russo per reclutare nuovi jihadisti
all’estero. Tre di loro probabilmente sono originari della Repubblica del
Daghestan.
Gli scontri sono
iniziati quando i jihadisti hanno attaccato con armi pesanti le posizioni dei
combattenti curdi su due colline presso la città di Atma. Dei mortai e delle
bombe sono stati lanciati in seguito sul campo profughi situato sulla frontiera
turca.
Dopo aver
decretato ad inizio agosto la mobilitazione generale contro i gruppi armati
affiliati ad Al Qaeda, sostenuti da alcune brigate dell’Esercito Siriano Libero
(ESL), i combattenti curdi hanno lanciato a fine agosto delle “operazioni
rivoluzionarie” per cacciare i gruppi affiliati ad Al Qaeda e i loro alleati
dell’ESL dal territorio curdo. Malgrado il sostegno massiccio da parte della
Turchia, Al Qaeda ha successivamente subito delle pesanti sconfitte e di fronte
ai combattenti curdi ha dovuto ritirarsi lungo tutto il fronte.
Secondo un
bilancio delle forze armate curde pubblicato il 24 settembre, ad Aleppo gli
scontri iniziati il 6 settembre tra i miliziani dell’ESL e i combattenti delle
YPG in 18 giorni hanno causato un centinaio di morti tra le brigate dell’ESL. Dodici
altri componenti di queste brigate sono stati catturati vivi dai combattenti
curdi.
MEDIAPART