I curdi contro il muro
November 06, 2013
di Redazione Nena News - La polizia disperde una protesta
nella cittadina di Nusaybin. La sindaca inizia lo sciopero della fame per
impedire la costruzione della “barriera della vergogna”
Gli abitanti
dell’antica cittadina di Nusaybin, nella Turchia sud-orientale, si oppongono
alla costruzione del muro “difensivo” che il governo ha progettato di innalzare
lungo il confine con
Ieri la polizia
ha usato il gas lacrimogeno per disperdere la protesta dei cittadini,
capeggiati dalla sindaca di Nusaybin, Ayse Gokkan, che ha iniziato uno sciopero
della fame contro il “muro della vergogna”. Anche dall’altro lato del confine
si è protestato, nella cittadina siriana di Qamishli, dieci chilometri da
Nusaybin.
“La costruzione
di questa barriera è un crimine”, ha detto la signora Gokkan, “io sono il
sindaco e non sono stata informata di questo progetto. Questo muro viene
costruito per dividere ulteriormente la gente del Kurdistan, non per ‘motivi di
sicurezza’ o per ‘prevenire il contrabbando, ma per dividere il popolo curdo”. Il
primo cittadino protesta a oltranza in un campo minato al confine tra Turchia e
Siria, ha sottolineato Resat Kaymaz, politico curdo: “Abbiamo detto subito che
questo è il muro della vergogna. Lotteremo contro la sua costruzione”.
Le ruspe sono
già entrate in azione. Il progetto prevede una barriera alta circa due metri
che coprirà una piccola porzione dei
Oltre al muro,
Ankara ha aumentato il numero delle truppe dispiegate al confine e ha
rafforzato la sorveglianza aerea, dopo che alcuni velivoli siriani si erano
avvicinati troppo alla frontiera e un elicottero dell’aviazione siriana era
stato abbattuto in territorio turco. Il Parlamento ha votato l’estensione per
un altro anno di una risoluzione che autorizzi il dispiegamento di truppe in
Siria se necessario.
Le ragioni di
sicurezza con cui il governo di Ankara giustifica la costruzione della barriera
non convincono affatto i curdi che, invece, ritengono che con il muro si
sostengono le organizzazioni legate ad al Qaeda, come il Fronte Al-Nusra, che
combattono in Siria e spesso si scontrano proprio con i miliziani curdi. Il
confine è poroso e dalla Turchia passano uomini e armi per i ribelli, mentre
nel Paese è arrivato mezzo milione di profughi siriani.
http://nena-news.globalist.it/Detail_News_Display?ID=89937&typeb=0&Turchia-I-curdi-contro-il-muro
Sindaco turco in sciopero fame contro “muro vergogna” con
Siria
Governo nega costruzione muro, ma fonti locali confermano
di AFP – TMNews
Una sindachessa turca di origini curde ha avviato un sciopero della fame contro
la barriera che viene eretta lungo il confine siriano, accusando Ankara di
costruire un “muro della vergogna”. Ayse Gokkan, del partito filocurdo Bdp,
protesta già da una settimana contro il muro che a suo parere separa i curdi,
definendolo “un macchia della storia”. Il governo ha negato di stare costruendo
un “vero e proprio muro”, ma fonti locali hanno detto ad Afp che la costruzione
è cominciata nella cittadina di Nusaybin, nel sudest turco a maggioranza curda.
La scelta riflette i crescenti timori di Ankara che la guerra civile siriana
contagi
Ma Gokkan, la
cui cittadina ha una importante popolazione curda, la maggior parte della quale
ha parenti dall’altra parte del confine, dice che il muro dividerà la gente. “E’
un muro della vergogna che viene costruito nel 21esimo secolo” ha detto ad Afp.
Gokkan, che protesta in un campo minato vicino al posto di confine, ha aggiunto
che è “inaccettabile costruire un muro in mezzo al popolo curdo. Come il muro
di Berlino, questo muro diventerà una macchia nella storia dell’umanità” ha
aggiunto.
Ieri il
vicepremier Bulent Arinc ha detto che el autorità stanno semplicemente
sovrapponendo filo spinato a una struttura esistente e ha sottolineato che la
costruzione di un muro è “fuori questione”. Ma fonti locali dicono che è stata
impiantata una struttura d’accaio, che viene ricoperta di cemento. LA
costruzione ha già alimentato disordini: domenica le forze dell’ordine hanno
lanciato lacrimogeni contro la folla che gettava sassi e molotov a Cizre,
presso il confine. Il bilancio è stato di tre agenti feriti.
foto AFP