La guerra in Rojava si è
trascinata fino a Ginevra
December 04, 2013
di Ferda
Cetin - La guerra in Rojava sta volgendo al termine. In questa guerra
Dopo la vittoria i curdi hanno proclamato l’autogestione mentre affermavano
il loro controllo sul Rojava. Proprio a questo punto gli Stati Uniti, lo Stato
turco e il KDP hanno iniziato una guerra per neutralizzare gli artefici di
questi sviluppi in campo politico – l’Alto Consiglio Curdo e il PYD. Le
attività per screditare e calunniare la legittimità del PYD sono ancora in
corso in diverse forme. Vale la pena indagare, considerandola solo una parte di
questa campagna diffamatoria, nella relazione di recente pubblicazione di
‘Reporter senza frontiere’ – un’organizzazione con sede in Francia. Questo
rapporto sostiene che il regime di Assad, al-Qaeda e il PYD sono ostacoli alla
democrazia e opprimono il popolo in Siria. Stanno dipingendo il PYD, il regime
e le bande di al-Qaeda tutti con lo stesso pennello.
Mentre non vi
era alcun segno di sostegno popolare mentre gli “Emirati” e lo “Stato islamico
dell’Iraq e della Siria” venivano proclamati a Damasco, Aleppo, Raqqa, Hama,
Haseke e Lazkiye, il popolo kurdo è assurto tutto insieme per la proclamazione
di un’amministrazione provvisoria. Coloro che hanno perso la guerra dei colpi
contro i curdi non vogliono continuare questa guerra a Ginevra.
Gli Stati Uniti,
Stati Uniti,
Gran Bretagna, Francia, Turchia, Iran e KDP sono sulla stessa pagina. Questa
coalizione non accetta una reale partecipazione curda ai meeting del “Ginevra
2″ o che la questione curda sia all’ordine del giorno come voce separata. La
partecipazione a questi incontri sia da parte del Consiglio Superiore Curdo o
del PYD viene forzatamente respinta. Come rappresentante curdo Abdulhakim
Besar, leader di El- Parti che è collegato al KDP, è visto come idoneo. Forse
anche
Lo Stato turco
ha firmato un accordo con Abdulhakim Besar e Ahmet Carba, presidente della
Coalizione Nazionale Siriana il 27 Agosto
E’ il presidente
dell’El Parti a Rojava. Abdulhakim Besar vive a Hewler (Erbil). Fondi e
stipendi del partito sono a carico del KDP. In Rojava non ha né una seria
organizzazione né il sostegno popolare né una presenza militare. Si tratta in
pieno di un’organizzazione “amici e parenti “. Una sorta di partenariato
tipicamente mediorientale che pensa che mettere su una cravatta e indossare un
vestito d’affari sia sufficiente per la politica. Egli stesso[Abdulhakim
Besar] ha ammesso tutto questo dopo l’accordo di Istanbul.
“Ho incontrato i
rappresentanti delle ambasciate degli Stati Uniti, inglese e francese sui
diritti dei curdi in Siria. Hanno detto che avrebbero appoggiato le richieste
dei curdi in Siria e ed hanno dato una ‘garanzia internazionale’ sul tema”, ha
detto. Abdulhakim Besar è uno dei nuovi ‘Hamid Karzai’ che soddisfano le
esigenze degli Stati Uniti e della Gran Bretagna in Medio Oriente. Questa è la
cosa più importante e preziosa di lui.
Tra le forze
politiche nel Kurdistan meridionale il movimento Goran, YNK, Yekgurti Islami
Kurdistan, Hizbi Sui Kurdistan, Komaleyi Islami Kurdistan, Zahmetkaşan e
Kurdistan, Bizutnewey Islami Kurdistan, PÇDK, Hizbi Ayinde, Partiya Rizgariya
Kurdistan, Yekiti Neteweyi Demokrati Kurdistan, Bizutinewey Demokrati gele
Kurdistan e Partiya Karker û Rencdarene Kurdistan, tutti vogliono che l’Alto
Consiglio Curdo e il PYD rappresentino Rojava alle riunioni di Ginevra. Questo
per dire che nel KRG solo il KDP è contro l’Alto Consiglio Curdo e il PYD.
34 partiti e
organizzazioni politiche in Rojava stanno sostenendo l’Alto Consiglio Curdo e
il PYD. Anche il KCK, KNK, PKK, HDK, BDP e 100 comuni appoggiano l’Alto
Consiglio Curdo e il PYD. Sia per quantità sia per qualità la linea del KDP,
caldeggiato dagli Stati Uniti e dall’Unione europea, è in una posizione
marginale.
In parallelo a
queste discussioni gli accordi vengono fatti tra il KDP e lo Stato turco nonché
tra il KDP e aziende come Exxon Mobil, Total, Chevron e Gazprom per
l’esplorazione di petrolio, oleodotti e trasporti. Tuttavia migliaia di
chilometri di terra su cui tale benzina sarà estratta e trasportata sono
all’interno della geografia del Kurdistan. Sotto il controllo di guerriglieri
curdi; vale a dire una vasta geografia su cui né gli Stati Uniti, né il Qatar,
né il KDP e tantomeno Abdulhakim Besar, possono garantire la sicurezza. Ne
consegue pertanto che qualsiasi piano per implementare la pace e una soluzione
in cui il KCK, il PKK e il PYD – che sono parti reali nella guerra in corso
nella regione – non partecipino è immaginario e impossibile. Questa è la realtà
che gli Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Turchia e il KDP non vogliono
accettare.