UIKI: Ginevra II senza curdi
vuol dire guerra ai curdi
January 21, 2014
Dopo la prima guerra mondiale, e in seguito ai colloqui di pace a Sèvres,
ai quali era presente una delegazione curda, era stato riconosciuto al popolo
curdo il diritto a uno stato indipendente dal trattato del
Dopo la seconda
guerra mondiale e il ritiro dei francesi dalla Siria nel 1946, e in particolare
dal 1960, prese il via il programma di oppressione e arabizzazione del Rojava:
divieto dell’uso della lingua curda, esclusione dei quadri curdi dalle più alte
autorità politiche e amministrative, confisca di gran parte delle terre curde,
creazione d’insediamenti arabi e revoca della cittadinanza siriana a centinaia
di migliaia di curdi. Il Rojava, che costituiva il 20% del territorio siriano,
ricco di petrolio e granaio della Siria, terra del 15% della popolazione della
Siria, venne emarginato e divenne luogo di miseria.
Il popolo curdo
ha partecipato alla rivoluzione siriana. Ha sfidato la dittatura del regime
sciovinista e protetto i propri territori dagli attacchi dei fondamentalisti e
degli jihadisti.
Attualmente, le
grandi potenze stanno preparando una conferenza internazionale a Ginevra, il 22
gennaio 2014, per risolvere la crisi siriana. Tuttavia, la questione curda sarà
esclusa dall’ordine del giorno. Non ci sarà alcuna rappresentanza curda. E’
impossibile arrivare a una soluzione seria della crisi siriana senza tener
conto delle aspirazioni dei curdi e delle altre comunità etniche e religiose. L’esclusione
della questione curda dalla conferenza di Losanna nel
Lanciamo dunque
un appello per la democrazia e la libertà, appello che ci aspettiamo sia
ascoltato e preso in considerazione alla conferenza internazionale di Ginevra,
affinché si dica ponga fine allo spargimento di sangue e all’oppressione. Il
genocidio del popolo curdo non sarà più tollerato!
Ufficio
d’Informazione del Kurdistan in Italia