Conferenza Stampa a Ginevra: la
soluzione è l’autonomia democratica
January 24, 2014
Salih Muslim, il co -presidente del PYD, ha tenuto una conferenza stampa a
Ginevra, in Svizzera, dove si sono aperti questa settimana i negoziati di pace
tra il governo siriano e l’occidente sponsorizzatore dell’opposizione. Il
PYD, che richiedeva che i curdi fossero riconosciuti come parte indipendente in
tutti i colloqui, non vi partecipa.
Muslim è stato raggiunto alla conferenza stampa dal membro del
coordinamento del comitato TEV – DEM, Ilham Ehmed, da Hanibal Yacoubu del
Partito di Unità siriaco e dal presidente del Consiglio di unità siriaco,
Bessam İshak. Ishak ha parlato in primo luogo, sottolineando che insieme curdi
e siriaci rappresentano il 20% del la popolazione siriana, dicendo che “questi
sono stati tra i primi gruppi che hanno sviluppato un’opposizione in Siria e
sono delle importanti forze ben organizzate. Ma fino ad oggi sono stati tenuti
fuori dalla scena politica. Questo è l’approccio attuale che sembra continuare.
Questo viene confermato dal fatto che siano tenuti fuori dalla Conferenza di
Ginevra
Ishak ha continuato sottolineando che la conferenza in corso non ha nulla a
che fare con la democrazia in Siria e che ogni decisione che emerge da essa non
potrebbe risolvere i problemi del popolo siriano. “Questa vita senza
un’identità è vista la cosa più appropriata per noi”, ha detto, “Se una
soluzione democratica è ciò che si ricerca in Siria, tutti gli interlocutori
devono essere rappresentati”. Parlando dello sviluppo dell’autonomia
democratica in Rojava, İshak ha detto ai giornalisti che si sta elaborando qui
una soluzione generale per tutta
Il co-presidente del PYD, Salih Muslim, ha anche sottolineato che solo il
modello di autonomia democratica potrebbe fornire una soluzione, e ha
raccomandato una tale soluzione per i partecipanti alla conferenza dicendo:
“Curdi e siriaci non sono stati invitati alla Conferenza di Ginevra 2 . Alcuni
gruppi curdi erano stati convocati, ma non era prevista la partecipazione
di un’identità curda unitaria. I curdi che stanno partecipando lì adesso non
hanno l’autorità di rappresentare la nostra gente. In questo momento coloro che
svolgono il ruolo di rappresentanza a Ginevra 2 sono il regime e la coalizione
dipendente, che è stata costretta a non avere alcun collegamento con il
popolo”.
“Vogliono
conciliare la coalizione e il regime”.
Muslim ha sottolineato che le potenze straniere stavano lavorando per
conciliare il regime e l’opposizione, dicendo: “Se un sistema democratico è
ricercato in Siria, allora il governo autonomo che viene costruito in Cizire
dovrebbe essere preso come principio modello. Tutti i popoli possono ritrovarsi
all’interno di questo sistema in modo libero e democratico”.
Ahmad: Vogliono cancellare i curdi
Ilham Ehmed , membro del comitato del coordinamento TEV – DEM, ha iniziato la
sua osservazione celebrando la proclamazione del governo autonomo in Cizire. Come
Muslim, Ehmed ha visto la conferenza come un tentativo di conciliare il regime
e la coalizione filo-occidentale. “Anche in questo caso vi è una negazione
dell’identità curda” ha sostenuto, “non vogliono che i curdi abbiano un posto
in questo nuovo ordine. Per questo motivo non sono stati invitati. In questo
congresso c’è l’obiettivo di costruire una Siria democratica. È chiaro, però,
che gli elementi dell’opposizione più forte e compatta non partecipano, e si
sta cercando di trovare una soluzione solo con le parti più deboli e divise
dell’opposizione”.
Ehmed ha sottolineato che
Infine Ehmed ha sottolineato come il progetto di autonomia democratica
fosse in fase di realizzazione da parte di tutti i popoli insieme, dicendo:
“Dovrebbe essere una democrazia diretta. Questo è ciò che abbiamo costruito in
Cizire. Lo consigliamo a tutti i popoli della Siria. Nel sistema che abbiamo
costruito in Cizire siriaci, curdi, arabi e altri popoli possono esprimersi con
la propria lingua”. Ha concluso sottolineando il ruolo della lotta per
l’emancipazione femminile, nonché il ruolo che il modello svizzero aveva svolto
nello sviluppo del modello del cantone in Rojava. Ehmed ha identificato il
modello svizzero come il sistema più democratico e populista e ha sostenuto che
avrebbe funzionato bene in Siria.
Yacoup :
curdi e siriani dovrebbero avere un posto nel processo di risoluzione
Hannibal Yacoup, un rappresentante del partito siriaco di unità della Siria, ha
iniziato parlando della storia di siriaci/Assiri in Siria e della politica di
oppressione e di assimilazione a cui sono stati sottoposti. Yacoup ha osservato
che, nonostante le politiche non abbiano mai riconosciuto la loro identità,
essi sono stati in grado di mantenere viva la loro cultura fino ad oggi. Infine
Yacoup ha sottolineato che a curdi e siriaci deve essere data l’opportunità di
partecipare al processo di pace, dicendo che “una soluzione in cui due popoli
non hanno alcun posto non può avere successo. Né ci potrebbe essere una Siria
democratica. Sarebbe un regime dipendente, datato e opprimente. Il sistema che
stiamo costruendo in Cizire dovrebbe essere accettato come il modello generale
per tutta