Xelil: Ora per la Siria un sistema federale è
inevitabile
February 12, 2014
Aldar Xelil, un componente del Consiglio Esecutivo del Movimento
Democratico Sociale del Kurdistan Occidentale (TEV-DEM), ha parlato con ANF
della realtà diplomatica e politica intorno a Ginevra II. Xelil ha enfatizzato
che poteri egemonici non possono più controllare il paese ed ha affermato che
“ora per
Xelil ha
iniziato la sua intervista con Aziz Köylüoğlu sottolineando che è necessario
che ai colloqui partecipino gruppi di opposizione veri, dicendo “se durante la
seconda tornata di colloqui parteciperanno le principali forze democratiche
della Siria, potrebbe cambiare l’ordine del giorno della conferenza. Se il
programma cambia perderanno l’iniziativa. Se non accettano le forze
democratiche e la vera opposizione in Siria alla conferenza, non ci saranno
risultati. Fino ad ora gli incontri stanno continuano in questa direzione. Gli
attuali incontri tra il Comitato Nazionale di Coordinamento per il Cambiamento
Democratico e il PYD sono significativi da questo punto di vista.”
Alcuni
gruppi armati non accettano l’opposizione
Xelil ha riaffermato che i partiti che attualmente partecipano alla conferenza
non sarebbero in grado di risolvere la crisi in Siria, dicendo che “l’obiettivo
della seconda tornata di colloqui a Ginevra è di formare un governo temporaneo.
Tuttavia i partiti esistenti non hanno la forza per formare un governo di
questo genere. Inoltre alcuni gruppi armati neanche riconoscono l’ala politica
dell’opposizione. Per questa ragione anche se l’opposizione facesse un accordo
con il regime, i combattimenti potrebbero non fermarsi. Se questo governo
temporaneo verrà formato senza consultare i curdi, allora noi non lo
riconosceremo.”
Gli
incontri non sono mirati a fermare la guerra, ma al suo controllo
Xelil ha espresso il desiderio suo e dei suoi colleghi di far cessare i
combattimenti e di evitare ulteriori tragedie, dicendo “fino ad ora gli
incontri svolti non hanno perseguito una vera soluzione alla guerra civile in
Siria. Queste politiche non possono produrre una vera soluzione. In Siria è
scoppiata una guerra civile complicata. I paesi della regione e le forze
internazionali hanno perso il controllo sui combattimenti. Gli incontri
attualmente in corso a Ginevra stanno lavorando per riprendere il controllo dei
combattimenti. Questo vuol dire che gli sforzi ora non sono diretti verso una
soluzione, ma a riprendere il controllo della guerra.”
Xelil ha evidenziato
che oltre all’apertura di un canale umanitario aereo per Humus, la prima
tornata di colloqui non ha prodotto nulla dicendo che “comunque in tempi di
guerra ci sono piccolo accordi come questo. Tuttavia Ginevra II non ha prodotto
risultati seri. Consideriamo questo incontro un fiasco. Non una parola è stata
dai curdi nell’incontro. I curdi che hanno partecipato all’incontro all’interno
dell’opposizione siriana sono stati completamente inefficaci.
Xelil ha anche
evidenziato la debolezza dell’America e della Russia al tavolo negoziale e come
loro stanno cercando di riguadagnare influenza. Xelil ha detto anche che
l’incontro non ha prodotto veri guadagni per
Xelil ha
proseguito parlando del ruolo delle potenze regionali nel conflitto, dicendo
che “fino ad ora Iraq e Siria sono diventati un terreno di battaglia per gruppi
radicali. Molte di queste persone stanno arrivando dall’Europa per combattere
per questi gruppi. Alcune potenze vogliono che i combattimenti in Siria
continuino in tutta la regione. Se dovesse emergere una soluzione non adatta ai
loro interessi, allora cercheranno di bloccarla. Per questa ragione non vogliono
che partecipiamo a Ginevra. Per loro non è importante chi difende i diritti
umani e la democrazia e chi sono i dittatori.”
Erdoğan
doveva essere il sultano del Medio Oriente
Xelil ha criticato in particolare la politica turca in Siria ed ha affermato che
la sua politica è totalmente fallita, dicendo “
Xelil ha parlato
anche dell’Iran, del fatto che è stata impedita la sua partecipazione a Ginevra
II e della necessità per l’Iran di essere coinvolto in qualsiasi soluzione. Ha
ribadito che è necessario consentire alla vera opposizione siriana di avere un
posto nei colloqui, dicendo “in quel caso useremo tutta la nostra forza per
produrre una soluzione.”
Ora un
sistema federale è inevitabile
Xelil ha nuovamente enfatizzato che prima di qualsiasi cosa, vanno fermati i
combattimenti e in risposta alla domanda “che tipo di Siria” emergerà dopo la
guerra, Xelil ha risposto: “Volgiamo che cessino immediatamente i combattimenti
e che siano rilasciati tutti i prigionieri. Mentre si calma questa situazione
straordinaria, tutti gli stranieri dovrebbero tornare a casa loro. Poi vengono
i problemi politici. Potrebbero essere formati un governo temporaneo e
un’assemblea costituente. Potrebbe essere fatto anche un contratto sociale
temporaneo. Sarebbe importante che ci fosse il riconoscimento dei diritti
costituzionali dei curdi. Come verrà governata