ONU: 10.000 bambini uccisi in
Siria
March 03, 2014
Gli investigatori delle Nazioni Unite hanno pubblicato un nuovo rapporto
che documenta gravi abusi nei confronti dei bambini su tutti i lati della
guerra civile durante i tre anni in Siria, stimando quasi 10.000 vittime dei
combattimenti.
Il rapporto
descrive come i bambini siano stati reclutati per combattere con l’opposizione,
usati come scudi civili, torturati e abusati sessualmente durante la detenzione
da parte del governo, uccisi e mutilati a migliaia. L’ONU stima che più di
10.000 bambini siano stati uccisi da marzo 2011 e innumerevoli altri siano
stati feriti da bombardamenti, bombardamenti aerei e combattimenti sul terreno.
“Durante i primi
due anni del conflitto, la maggior parte degli episodi di uccisione e
mutilazione di bambini sono stati attribuiti alle forze governative”, dice il
rapporto. “Tuttavia, grazie soprattutto al maggiore accesso alle armi pesanti e
all’uso di tattiche terroristiche, sempre più numerosi gruppi armati di
opposizione sono impegnati in tali atti nel corso del 2013″.
Tra le
caratteristiche di spicco del conflitto, dice il rapporto, si evidenziano la
sottrazione di minori e gli attacchi contro scuole e ospedali. Il rapporto cita
statistiche del governo che dicono più di 3.000 scuole, delle 22.000 presenti
nel paese, sono state danneggiate o distrutte, e che più di 1.000 scuole, 20
per cento delle scuole del paese, sono state utilizzate come rifugi per gli
sfollati interni. Più di 2 milioni di bambini non frequentano regolarmente la
scuola.
Il rapporto
elenca una serie di raccomandazioni per fermare le violazioni “indicibili e
inaccettabili” dei diritti umani dei bambini siriani, tra cui gli attacchi
indiscriminati sugli spazi pubblici e “l’uso di tattiche di terrore, attacchi
aerei, armi chimiche e artiglieria pesante”. L’ONU chiede anche che durante i
combattenti vengano rispettati ospedali, da considerare come spazi neutri, e
venga consentito l’accesso umanitario alle popolazioni colpite su tutti i lati
del conflitto.