KDP rafforza embargo sul Rojava
e apre il fuoco sui manifestanti
April 10, 2014
Il KDP, il partito al potere nel Sud del Kurdistan, ha rimosso la bandiera
del Governo Regionale Curdo (KRG) dal valico di frontiera tra Sêmalka e Rojava,
e al suo posto ha alzato la bandiera del suo partito.
I funzionari del
KDP hanno anche smantellato il ponte sul fiume Tigri che collegava Rojava con
il KRG, secondo un rapporto dell’ANHA poi passato dall’ANF. Il KDP aveva
limitato l’accesso al valico di frontiera di Sêmalka (Peşabir) dal maggio dello
scorso anno.
In un altro
pezzo passato dall’ANF si segnala che almeno un giovane curdo del Rojava è
stato ferito nelle prime ore di oggi quando le unità di Peşmerge legate al KDP
hanno aperto il fuoco sui manifestanti vicino al villaggio di Sihela, nel
distretto di Derik. I manifestanti erano arrabbiati per la costruzione di una
nuova trincea di confine che il KDP ha iniziato la scorsa settimana.
Le proteste sono
state organizzate dai giovani rivoluzionari (Ciwanên Şoreşger) e hanno attirato
centinaia di persone che venivano da località lontane come Derik e Qamişlo. I
Peşmerge del KDP hanno puntato mitragliatrici pesanti contro i manifestanti
prima di aprire il fuoco mentre i dimostranti hanno risposto con pietre. Dopo
che il KDP ha aperto il fuoco, alcune donne locali sono intervenute per
allentare le tensioni e i manifestanti sono andati verso Girê Sor. Le
condizioni del giovane ferito rimangono incerte.
I manifestanti
erano stati chiamati a esprimere opposizione alla recente decisione del KDP di
scavare una profonda trincea lungo il confine tra Rojava e il KRG, nonché a
denunciare il maltrattamento dei rifugiati del Rojava nel KRG.
I rifugiati che
vivono nei campi nel KRG si sono lamentati per le difficili condizioni,
carcerarie o simili, in cui le necessità di base sono carenti e la violenza –
compresa la violenza sessuale contro le donne – da parte dei funzionari locali
del KDP e dei loro alleati contro i residenti del campo, è un luogo comune. Un
rapporto di febbraio ha affermato che le donne provenienti dai campi venivano
vendute alle élite locali, così come ad arabi facoltosi provenienti dall’Iraq e
dal Golfo.
Proprio la
scorsa settimana è stato riferito che una coalizione dei maggiori partiti
politici di opposizione nel KRG – tra cui il YNK, il movimento Goran e Yekgirtu
Islami – si sono uniti al Congresso Nazionale Curdo (KNK) anche loro per
denunciare le politiche del KDP verso il Rojava e chiedendo che l’attraversamento
del confine a Sêmalka sia aperto e che il KDP riconosca i Governi Autonomi del
Cantone del Rojava.
Ad una
delegazione di 31 donne inviate da un certo numero di partiti come il YNK e
Yekgirtu Islami, per indagare sulle condizioni del Rojava, è stato negato il
permesso di attraversamento a Sêmalka il 23 marzo dai funzionari del KDP.