Il Parlamento Europeo ha
approvato una mozione sulla Siria
April 21, 2014
Il Parlamento Europeo ha discusso e votato una risoluzione frutto di un
compromesso trasversale tra i partiti su “La situazione di certe comunità
vulnerabili in Siria”, che comprende anche alcuni paragrafi sul Rojava.
Qui alcuni dei 13 punti sottolineati dalla risoluzione:
Il Parlamento Europeo
1. Esprime la propria profonda costernazione rispetto al livello di
sofferenza ed alla perdita di vite umane senza precedenti ed esprime la sua
solidarietà alle famiglie di tutte le vittime innocenti del conflitto siriano;
condanna con forza le violazioni di diritti umani e della legge umanitaria
internazionale da parte del regime di Assad e della milizia filogovernativa;
condanna ogni violazione di diritti umani e della legge umanitaria
internazionale da parte di gruppi armati che si oppongono al regime; condanna
con forza l’aumento di attacchi terroristici da parte di organizzazioni ed
individui estremistici nel paese;
2. È convinto che una soluzione durevole alla crisi attuale in Siria può
essere raggiunta solo attraverso un processo politico inclusivo a guida siriana
con il sostegno della Comunità Internazionale; deplora il fatto che i colloqui
di pace attualmente stanno fallendo a causa dell’ostruzionismo del regime
rispetto a questi colloqui e chiede che tutte le parti coinvolte e
3. Reitera che i diritti delle minoranze sono inestricabilmente legati al
rispetto di diritti umani e libertà fondamentali, quali il diritto alla
libertà, sicurezza, uguaglianza e libertà di espressione;
4. Condanna con forza i recenti attacchi contro alcune comunità etniche e
religiose in Siria, in particolare cristiani, armeni e curdi e chiede a tutte
le parti coinvolte di fermare tutte le azioni tese ad incitare il conflitto
interetnico ed interconfessionale; sottolinea che tutte le parti coinvolte nel
conflitto hanno il dovere di proteggere tutte le diverse minoranze nel paese;
riconosce tuttavia, che gli attacchi contro alcune comunità vulnerabili sono
solo uno degli aspetti della guerra civile siriana;
7. Condanna gli attacchi contro la città armena di Kassab; sostiene tutti
gli sforzi a livello locale per evitare e combattere la violenza settaria nelle
zone controllate dai ribelli e nelle aree a maggioranza curda; sollecita le
autorità siriane attuali e future a fornire una protezione affidabile ed
efficiente per le comunità vulnerabili nel paese ed a garantire il loro ritorno
sicuro nelle proprie case, così come a garantire che gli autori degli attacchi
contro di loro vengano portati davanti alla giustizia e sottoposti ad un giusto
processo;
9. Chiede alla Comunità Internazionale e all’UE di prestare particolare
attenzione alla sofferenza e ai bisogni delle donne e dei bambini nella crisi
siriana; chiede tolleranza zero rispetto alle uccisioni, ai sequestri e al
reclutamento in particolare di bambini; il rafforzamento delle capacità di
sostegno umanitario in particolare per quanto riguarda il sostegno alle vittime
traumatizzate;
12. Esprime la propria profonda preoccupazione rispetto alle gravi
conseguenze della frammentazione della Siria per la stabilità e la sicurezza
della regione, in particolare in Libano e in Iraq; è profondamente preoccupato
del numero elevato di rifugiati siriani nei paesi vicini, in particolare in
Libano, dove secondo l’UNHCR il numero, escludendo le decine di migliaia che
non si sono registrate presso l’agenzia, ha oltrepassato il milione di persone,
mentre 12 000 persone stanno fuggendo dalla Siria verso il Libano ogni
settimana; è profondamente preoccupato anche rispetto alla continua fuoriuscita
di profughi che riguarda Giordania, Turchia, Iraq ed Egitto; incoraggia
l’Unione Europea ed i propri Stati Membri a continuare a fornire una
significativa assistenza umanitaria alle popolazioni colpite dal conflitto
siriano.