Appello ai democratici italiani,
alle associazioni, alle organizzazioni politiche, del sindacato, della società
civile
August 15, 2014
Medio
Oriente, in Irak e Siria, particolarmente nel Kurdistan iracheno e siriano, è
emergenza umanitaria.Le armate criminali di ISIS (ora ridefinitesi IS, Stato
islamico), forti di migliaia di mercenari arruolati in tutto il mondo, avanzano
massacrando la popolazione civile, senza risparmiare vecchi, donne e bambini.
L’opposizione armata delle HPG
(PKK) e YPG (Forze di difesa del popolo nell’Autonomia democratica del Rojava
in Siria), è intervenuta anche nelle zone dove le milizie di difesa locale
mostravano segni di cedimento, organizzando nuove armate di difesa popolare
unitarie insieme alla popolazione locale, sia in Siria sia nella Regione autonoma
del Kurdistan iracheno, dove anche i peshmerga combattono con i partigiani del
PKK per difendere le popolazioni interessate senza distinzione di appartenenza
etnica, religiosa o politica.
Intanto gli attacchi delle armate
hanno prodotto centinaia di migliaia di profughi interni (oltre 50.000 solo nel
Rojava) ed è emergenza umanitaria. Mancano medicine, medici, generi di prima
necessità, alimenti, acqua. Numerosi sono i bambini che muoiono ogni giorno per
disidratazione, secondo l’UNICEF.
Sono in particolare difficoltà
anche gli sfollati dal campo di Mahmura che, sfuggiti dagli attacchi di IS, si
sono spostati nei pressi di Ranja, dove c’è grande carenza di qualsiasi genere
di prima necessità, dalle abitazioni, al cibo, alla medicine.
Come
rete italiana di solidarietà con il popolo kurdo chiediamo con questo appello
ai cittadini, alle associazioni, alle organizzazioni politiche, sindacali e
della società civile, ai giornalisti di impegnarsi per informare,
sensibilizzare e organizzare momenti di pressione verso il Governo Italiano,
affinché agisca concretamente, come annunciato pochi giorni fa dal viceministro
Pistelli e come confermato dalla Ministra Mogherini, direttamente (e
indirettamente, verso l’ONU e l’UE) per fermare IS e perché vengano prontamente
inviati aiuti umanitari in soccorso delle popolazioni colpite e della loro
resistenza.
Proponiamo:
. che
vengano organizzati tempestivamente presidi di protesta presso tutte le
Prefetture Italiane;
. che tutte le Associazioni sollecitino il Governo italiano a inviare
prontamente gli aiuti annunciati;
. che in ogni Regione italiana ci si attivi per chiedere direttamente alle
Regioni, alle Provincie, ai Comuni l’invio di contributi al Rojava e al Sud
Kurdistan.
.Promuoviamo inoltre una
nostra diretta raccolta di fondi per sostenere le decine di migliaia di persone
rifugiate nel Regione del Rojava (Siria) dove resiste l’autogestione popolare
protetta dalle YPG e dalle YPJ (Forze di difesa femminili) e nel Sud Kurdistan.
Per ulteriori informazioni e
richieste urgenti:
Sud Kurdistan (Iraq)
Contatto: Meral Cicek,
Women’s relation
organization
Tel:00964
– 751 052 60 45
E-mail:repak_kwro@mail.com
Kurdistan occidentale (Siria)
Contatto: Sinem Mohamadi
Tel:0032
– 489 91 79 05
E-mail:sinam56@hotmail.com
Europa
Contatto: Hakan Cifci
Indirizzo: Rue Jean Stas 41,
1060, Bruxelles
Tel: 00 32 -2 647 30 84
E-mail:kongrakurdistan@gmail.com
Per sottoscrizioni :
Heyva sor: causale Sengal
Kreissparkasse Köln
50667 Neumarkt
: 18-24/ Deutschland
IBAN: DE 49 3705 0299 0004 0104
81
BIC/SWIFT:COKSDE 33
Contatti:
info@uikionlus.com
info@retekurdistan.it
Roma, 12.8.2014