In Iraq sterminati
"dopo aver rifiutato di convertirsi". A Erbil i primi aiuti
dall'Italia. Nell'Est del paese di Assad trucidati nelle due ultime settimane
700 membri della tribù Al-Sheeitat. Obama interrompe le vacanze
(afp)
BAGDAD -
Duecento tra donne e bambini rapiti, almeno 80 uomini uccisi. Cadaveri dovunque
per le strade di Kocho, un piccolo villaggio del Nord dell'Iraq. Gli abitanti,
per lo più yazidi, non avevano abbandonato le proprie case né si
erano piegati all'ultimatum jihadista per convertirsi all'Islam. Contro di loro
si è scatenata così la furia dei miliziani dello Stato Islamico.
Un convoglio di uomini armati ha assediato e poi sterminato, ieri pomeriggio,
gli abitanti del villaggio che si trova venti chilometri a sud del monte
Sinjar, dove nelle ultime settimane si erano rifugiati migliaia di yazidi.
L'area di Kocho è sotto il controllo dello Stato Islamico dove i
giornalisti non possono operare.
I primi dettagli della strage emergono dai racconti dei pochi sopravvissuti.
"I combattenti dell'Is hanno assediato il villaggio per molti giorni e
dato agli abitanti un ultimatum per convertirsi all'Islam - ha detto Mahma
Khalil - quando si sono rifiutati è avvenuto il massacro".
"Si sono scagliati contro gli abitanti - ha detto l'alto funzionario curdo
Hoshyar Zebari - hanno compiuto un massacro". Mohsen Tawwal, un
combattente yazida, ha raccontato alla France Presse di aver visto
molti corpi senza vite nelle strade: "Siamo riusciti a entrare in una zona
di Kocho, dove gli abitanti erano assediati, ma siano arrivati troppo tardi.
C'erano cadaveri ovunque. Siamo riusciti a trovare solo due persone vive. Tutti
gli altri erano stati uccisi". Nello stesso raid sono state rapite anche
oltre un centinaio di persone, tra donne e bambini, portate dai miliziani nelle
roccaforti di Mosul e Tal Afar.
In serata, Reuters racconta un'altra strage firmata Esercito islamico. Nell'Est
della Siria, nelle due ultime settimane, sono stati uccisi 700 membri della
tribù Chaitat, sunnita, che si ribella alla loro autorità. Lo
rende noto l'Osservatorio siriano dei diritti umani (Ondus). Tra le vittime, si
precisa, cento sono combattenti e il resto civili, uccisi nella provincia di
Deir Ezzor.
Nella zona di Mosul sono ripresi anche i raid dei caccia-bombardieri Usa contro
le postazione dei jihadisti. Questa mattina gli F-18 hanno martellato le aree
controllate dallo Stato Islamico vicino alla diga di Mosul. L'azione - a quanto
riferisce l'agenzia curda Radaw citata dalla Cnn - sarebbe
stata coordinata con i peshmerga curdi.
Obama interrompe le vacanze. Per
fronteggiare la situazione in Iraq, il presidente Usa, Barack Obama,
interromperà domani per 48 ore le
sue vacanze a Marthàs Vineyard, l'isola dei vip al largo del
Massachusetts, per rientrare alla Casa Bianca in vista di una serie di
appuntamenti che includono briefing con i responsabili della Sicurezza
Nazionale. Il presidente rimarrà due giorni a Washington, per poi
rientrare martedì
Atterrato il primo volo umanitario dall'Italia. Atterrato
a Erbil, nel Kurdistan iracheno, il primo dei sei voli
umanitari decisi dal governo italiano per garantire aiuti agli sfollati e ai
profughi in fuga dai jihadisti dallo stato islamico, che hanno trovato rifugio
nel nord dell'Iraq. Lo ha confermato sul proprio account Twitter l'ambasciatore
italiano in Iraq, Massimo Marotti.
Aiuti umanitari @cooperazione_it ad Erbil #Iraq con C130 Aeronautica
militare. Primo volo atterrato. @FedericaMog
@robertapinotti
—
Massimo Marotti (@maxmarotti) 16 Agosto
2014
Boldrini: Camera pronta a discutere. I ministri degli esteri,
Federica Mogherini, e della difesa, Roberta Pinotti, avevano annunciato
giovedì scorso il via libera a un ponte aereo, con sei voli. Mentre ieri dal vertice Ue di Bruxelles è
arrivato il via
libera alla fornitura di armi ai curdi, impegnati nei combattimenti contro
i jihadisti. Sulle modalità dovrà decidere adesso il Parlamento.
"
A Bagdad è arrivato stamattina il ministro degli Esteri tedesco,
Frank-Walter Steinmeier, che ha incontrato il presidente iracheno Fuad Masum e
il premier incaricato di formare il nuovo governo, Haidar al-Abadi. I colloqui
sono incentrati "sulla situazione politica e della sicurezza" nel
Paese, oltre che sui "modi di portare aiuto ai profughi nel nord del Paese".
16
agosto 2014
2014-08-16-R Massacro
a Kocho, uccisi 80 yazidi, rapiti donne e bambini. L'Is uccide anche in Siria