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19 -09- 2014
Gli islamisti conquistano 21 villaggi curdi al confine con la Turchia Nuovo video di minacce dei
jihadisti, con l’ostaggio
John Cantlie.
di Chiara Cruciati
Roma, 19 settembre 2014, Nena News – L’avanzata dell’Isis prosegue sugli schermi. Dopo
il video di martedì in cui minaccia le truppe Usa nel caso rimettano piede in Iraq, ieri strumento di propaganda
«So quello che pensate
– dice Cantlie – ‘Lo sta facendo perché ha una pistola puntata
alla testa’. Non nego di essere prigioniero ma da quando sono
stato abbandonato dal mio governo
non ho niente da perdere». Il conflitto con l’Isis «è un’altra guerra che non sarà vinta.
Dirò la verità sul sistema e le motivazioni dello Stato Islamico», aggiunge facendo prevedere che, a differenza degli ostaggi giustiziati prima di lui, potrebbe
essere usato come strumento di propaganda, magari in messaggi futuri, come lo stesso Cantlie afferma alla fine del video di tre minuti e mezzo. Il reporter
era stato catturato in Siria a novembre del 2012 insieme a Foley, la prima vittima
occidentale dei miliziani dell’Isis. Una parodia, la definiscono i media occidentali, a cui ieri – prima della pubblicazione
Oltre 100 imam di tutto il
paese hanno firmato una dichiarazione
nella quale chiedono all’Isis di liberare l’altro
ostaggio britannico, il cooperante Alan Henning, minacciato di morte
per decapitazione: «Noi,
imam musulmani britannici, organizzazioni e individui, esprimiamo orrore e repulsione per l’omicidio senza senso di
David Haines ndr] e per le minacce
al nostro concittadino Alan
Henning», un atto contrario
al Corano, «il più condannabile dei peccati compiuto
non da musulmani ma da mostri». Nelle stesse ore, però, proseguiva inarrestabile l’offensiva dei miliziani di
al-Baghdadi: ieri, a bordo di carri armati,
hanno assunto
il controllo di 21 villaggi curdi nel nord
della Siria, al confine con
la Turchia. Le comunità si trovano intorno
alla città di Kobani, circondata
dalle milizie jihadiste: «Abbiamo perso i contatti
con la maggior parte dei residenti dei
villaggi occupati dall’Isis», ha detto il vice capo delle
forze armate curde della città,
che ha riportato di brutali violenze
commesse contro i civili e della
fuga di
Mercoledì la Camera ha
approvato il
piano di equipaggiamento e addestramento delle opposizioni siriane moderate (nonostante la notizia
Un riferimento alla porta sbattuto
in faccia dagli Usa all’asse
Teheran-Damasco che nelle scorse settimane
aveva aperto alla cooperazione con l’Occidente contro l’Isis, proposta rigettata dagli Stati uniti che
con Assad non intendono parlare. Preferiscono armare quelle opposizioni
che con lo Stato Islamico sono venute
a patti e rafforzare l’alleanza con i regimi sunniti
del Golfo che permettano a