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Isis, le donne yazide costrette a sposare i jihadisti

La terribile verità svelata da un rapporto di Human Rights Watch, compilato attraverso le testimonianze delle persone sfuggite dalle grinfie dello Stato Islamico

Donne yazidi

Desk3 12 ottobre 2014

Oltre all'apprensione per la battaglia vera e propria contro l'Isis, a preoccupare sono soprattutto la situazione dei centinaia di yazidi iracheni, tenuti prigionieri dai jihadisti, che costringono le giovani donne e le adolescenti a sposare i loro combattenti. L'allarme arriva da un rapporto di Human Rights Watch (Hrw) basato sulle testimonianze dei detenuti, sui racconti di 16 yazidi fuggiti e su quelli di due donne detenute intervistate telefonicamente.

Secondo le dichiarazioni, il gruppo ha inoltre costretto i detenuti a convertirsi all'Islam. Il numero esatto degli yazidi nelle mani dell'Isis non è noto, ma secondo le testimonianze raccolte si va dalle centinaia di persone a oltre 1.000. "La litania di crimini orrendi commessi dallo Stato islamico contro gli yazidi continua a crescere", ha detto Fred Abrahams, consigliere speciale di Hrw. "Abbiamo sentiti storie scioccanti di conversioni religiose forzate, matrimoni forzati ed anche aggressioni sessuali e schiavismo - ha aggiunto - E alcune delle vittime sono bambini".

Nessuna delle donne intervistate da Hrw ha detto di essere stata violentata, anche se quattro di loro hanno raccontato di aver reagito violentemente a tentativi di attacchi sessuali. Altre donne e ragazze detenute hanno detto loro che i combattenti dell'Isis le hanno violentate. Una donna, prosegue il rapporto, ha detto di aver visto i combattenti dello Stato islamico comprare ragazzine ed un'adolescente ha raccontato di essere stata comprata da un combattente per 1.000 dollari. I rapimenti di civili yazidi e gli abusi sistematici contro di loro potrebbero costituire crimini contro l'umanità, osserva Hrw nel rapporto.