13 -10- 2014
Giornata di
duri combattimenti nella città di Kobane, dove i curdi oppongono una strenua
resistenza ai miliziani jihadisti che puntano a controllare la strada lungo la
frontiera turco-siriana. In
AGGIORNAMENTO ORE 14.45 - La Turchia
non ha concesso basi militari agli Stati Uniti, riferisce l’agenzia
di Sonia Grieco
Roma, 13 ottobre 2014, Nena News - I caccia
statunitensi per il momento non decolleranno dalle basi turche per colpire lo
Stato islamico (Is) in
Intanto, la città siriana di Kobane, al
confine con la Turchia, è sotto attacco dei miliziani islamisti, che l’hanno
già conquistata in parte e martellano con armi pesanti i combattenti curdi, gli
unici rimasti a difenderla. I bombardamenti della colazione capeggiata da
Washington la notte scorsa hanno colpito postazioni jihadiste a sud-ovest del
centro abitato, riferisce la Bbc, ma sinora non hanno fiaccato
l’offensiva e Kobane rischia di cadere nelle mani dello Stato islamico,
intenzionato a estendere il suo autoproclamato califfato dall’Iraq alla Siria.
Se ciò avvenisse, oltre all’inevitabile massacro della popolazione, i
jihadisti otterrebbero un vantaggio strategico notevole, controllando la strada
lungo la frontiera turco-siriana. Potrebbero trafficare in armi e uomini, e
finanziare così la loro impresa, in barba ai raid della coalizione, che finora
non sono riusciti neanche a contenere le mire espansionistiche
Uno scenario che fa venire i brividi, eppure
Ankara, che ha l’esercito più forte della regione e fa parte della coalizione,
sta letteralmente a guardare. Le sue truppe sono schierate in maniera
massiccia a pochi chilometri dalla città e osservano senza alzare un dito la
sua caduta. Erdogan non vuole intervenire, non vuole aiutare i curdi nel timore
che lungo la frontiera si crei una zona autonoma curda dove il Pkk turco
(Partito dei Lavoratori
La politica turca rischia di destabilizzare
la regione e sta procurando problemi interni alla stessa Turchia, segnata negli
ultimi giorni da manifestazioni e scontri con diverse vittime. Lungo il
confine, rischia di diventare una tragedia umanitaria. Gli scontri che oggi si
sono intensificati a nord di Kobane, minacciano di isolare la città e di
impedire la fuga della popolazione verso la Turchia. Sinora in 200.000 hanno
trovato rifugio oltreconfine. Le Nazioni Unite hanno parlato
Il dramma di Kobane ha catturato l’attenzione
internazionale, soprattutto per la stregua resistenza dei curdi che in questa
città hanno applicato un modello amministrativo basato sulla partecipazione e
la
Sul fronte iracheno le cose non vanno meglio.
La provincia dell’Anbar è quasi totalmente nelle mani delle milizie
islamiste, la cui avanzata pare inarrestabile e minaccia la capitale Ramadi.
Oggi le truppe irachene hanno dovuto battere la ritirata dalla citta di Hit,
lasciandola sotto il controllo dell’Is, e in un attacco suicida è morto il capo
della polizia dell’Anbar. Nena News