October 24, 2014
Presidenza Italiana, A
nome dell’Alto Rappresentante/Vice-Presidente dell’Unione Europea
Plenaria del PE, Strasburgo, 22 Ottobre 2014
Signor Presidente, onorevoli
deputati,
è un onore per me intervenire
oggi a nome dell’Alta rappresentante e Vicepresidente Cathy Ashton per
affrontare una questione che desta grande preoccupazione: la situazione in cui
versa la città sotto assedio di Ayn al-Arab (Kobanê).
Nel corso del dibattito in
plenaria del mese scorso sulla situazione in Iraq e in Siria, abbiamo tutti
riconosciuto la complessa minaccia terroristica che l’ISIS/Da’esh
rappresenta non solo per l’Iraq e
Le intenzioni dei terroristi sono
chiare: il loro obiettivo è occupare un territorio quanto più
vasto possibile, conseguire l’autonomia finanziaria e diffondere la loro
legge basata sulla forza. Le azioni deprecabili di cui si rendono colpevoli
passano dall’omicidio efferato di ostaggi e prigionieri ad abusi contro
bambini e donne, alla persecuzione di esponenti di minoranze religiose ed
etniche e al vilipendio di siti sacri e culturali.
Signor Presidente, onorevoli
deputati, siamo qui oggi per discutere della situazione a Kobanê, stretta
d’assedio dai terroristi da oltre un mese.
La lotta è feroce e
impari: i terroristi sono riusciti a trasferire a Kobanê forze ingenti e
una grande quantità di attrezzature pesanti e sofisticate, di cui si
sono impossessati dopo la caduta di Mosul. La velocità di questo
trasferimento dimostra le competenze logistiche dell’ISIL e
l’importanza strategica che Kobanê riveste per il gruppo
terroristico.
Dall’altro lato della
barricata ci sono le poche centinaia di combattenti locali e volontari, che
possono contare solo su armi modeste, con grande coraggio continuano a
difendere la loro città strada per strada e casa per casa. Kobanê
è già diventata un simbolo della resistenza al regime del terrore
e dell’oppressione imposto dall’ISIS. La caduta di Kobanê
trasmetterebbe il messaggio che l’ISIS può sconfiggere questa
resistenza e potrebbe aumentare l’attrattiva che l’ISIS stesso
esercita in Siria e altrove, oltre a incoraggiare i terroristi a proseguire la
loro azione offensiva nei confronti di altri obiettivi.
Tutto ciò è
inaccettabile per l’Unione europea e i suoi partner. È giunto il
momento di mostrare con i fatti quanto siamo determinati a contenere e
sconfiggere l’ISIS.
Kobanê è un esempio
ulteriore di come sia necessario per la coalizione agire sul piano militare per
contenere l’ISIS. Ma mentre questo impegno militare è tuttora in
corso, bisogna riconoscere che il dispiegamento di forze armate da solo non
basta.
Saranno necessari un impegno
costante e azioni globali e coordinate per contrastare la minaccia regionale
rappresentata dal terrorismo e dall’estremismo violento, nonché
per affrontare l’instabilità e la violenza di fondo che hanno
permesso all’ISIS/Da’esh e ad altri gruppi terroristici di prendere
piede. Questo è ciò di cui l’UE nel suo complesso ha
bisogno e che è impegnata a realizzare.
L`ISIS ha potuto proliferare
grazie a politiche non inclusive in Iraq e all’instabilità in
Siria, frutto della guerra brutale condotta dal regime di Assad contro il
proprio popolo, delle massicce violazioni dei diritti umani e degli ostacoli
posti sistematicamente alle riforme democratiche.
Il nostro impegno in campo
politico deve andare di pari passo con il nostro impegno diplomatico, la nostra
cooperazione in materia di sicurezza e lotta al terrorismo e le nostre
politiche volte a promuovere lo sviluppo socio-economico nella regione.
Dal punto di vista militare,
è fondamentale che la decisione annunciata lunedi delle autorità
turche di autorizzare il passaggio dei peshmerga iracheni diretti a
Kobanê si traduca in azioni concrete prima che sia troppo tardi.
L’UE ha invitato pubblicamente
Più in generale, consideriamo
che la lotta contro l’ISIS sia un elemento chiave della nostra politica
estera verso
La situazione drammatica di
Kobanê non deve indurre la comunità internazionale a dimenticare
la situazione catastrofica di altre città e aree siriane e irachene
lacerate dalla guerra civile.
Gli sforzi internazionali per una
transizione guidata dalla Siria al suo interno restano per l’UE una
priorità, al fine di mantenere l’unità, la sovranità
e l’integrità territoriale del paese, salvaguardandone al tempo
stesso il carattere multietnico e multireligioso. Non è possibile una
pace duratura in Siria se non si tengono in considerazione le legittime
rivendicazioni di tutti i comuni cittadini siriani, compresi quelli che
appartengono a gruppi etnici e religiosi, inclusi i curdi siriani.
L’UE è determinata a
sostenere tutti gli sforzi per una soluzione politica, raggiunta di comune
accordo sulla base del comunicato di Ginevra del 30 giugno 2012 e in linea con
le pertinenti risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. A tal
fine continueremo a dare pieno sostegno alla missione dell’inviato
speciale dell’ONU de Mistura.
Signor presidente, onorevoli
deputati, attendendo con interesse di discutere con voi questo tema, vi
ringrazio dell’attenzione.
Conclusioni
Ho seguito con estremo interesse
questo dibattito, che giunge al momento opportuno, e ve ne ringrazio.
Sono sicura che la nuova Alta
rappresentante e Vicepresidente Federica Mogherini, a cui auguro buon lavoro,
vi terrà aggiornati sugli sviluppi in termini politici e di sicurezza e
sulla risposta dell’UE alla crisi a Kobanê e più in generale
in Siria e in Iraq.
La priorità immediata
è sostenere gli sforzi regionali e internazionali per arginare e
sconfiggere l’ISIS a Kobanê e nel resto della regione. Oggi
Kobanê è il simbolo della resistenza contro l’ISIS. È
necessario che diventi per tutti i siriani e gli iracheni il simbolo della
possibilità di sconfiggere l’ISIS e di mettere fine al suo regime
terroristico. Prendiamo nota della decisione del governo turco di facilitare il
passaggio dei curdi iracheni peshmerga per venire in aiuto dei curdi siriani
che difendono Kobanê. E` fondamentale che tale decisione si traduca in
atti concreti il più presto possibile.
L’Unione europea
continuerà a sostenere la sovranità e l’integrità
territoriale dell’Iraq e della Siria, ad adoperarsi per alleviare le
sofferenze di tutte le persone coinvolte loro malgrado negli scontri in questi
due paesi e ad assistere i paesi limitrofi, specialmente il Libano e
Sarà necessario un impegno
costante da parte nostra e della comunità internazionale. Lunedì
il Consiglio Affari esteri ha chiesto all’Alta rappresentante e
Vicepresidente di elaborare una strategia regionale complessiva per
Il Parlamento europeo ha un ruolo
importante nel sostenere questo sforzo. Il vostro impegno personale a difesa
dei diritti e dei valori umani universali è indispensabile.
Onorevoli deputati, desidero
ringraziarvi a nome dell’Alta rappresentante e Vicepresidente. Contiamo
sul vostro appoggio, oggi e nei prossimi mesi.
©
2013 UiKi ONLUS Team
2014-10-24-U
Dichiarazione del Commissione
europea sulla Situazione a Kobanê