25 -10- 2014
Sempre tese le relazioni tra Turchia e kurdi
che difendono la città simobolo della resistenza
all’avanzata dello Stato islamico. Il leader del partito Pyd, Kurdo
Saleh Mislim, accusa
di Chiara Cruciati – Il Manifesto
Roma, 25 ottobre
2014, Nena News – I duecento peshmerga inviati dal Kurdistan iracheno arriveranno a Kobane la prossima settimana, armati con fucili automatici, mortai e lanciarazzi.
Passeranno, come previsto, dalla Turchia. Intanto a gongolare, ma solo per qualche ora, era stato il presidente
turco Erdogan che ieri aveva
annunciato l’arrivo nella città curda
siriana di 1.300 combattenti dell’Esercito Libero Siriano, a difesa della comunità
sotto assedio, dopo un accordo siglato con il Partito di
Unione Democratica (Pyd).
Un punto per
Ankara: da tempo le autorità
turche premono per dare ulteriore sostegno alle opposizioni siriane anti-Assad, nell’obiettivo dichiarato di far cadere il governo di Damasco. Una
presenza così ingente in un fronte
caldo come Kobane risolleverebbe le sorti del braccio armato della Coalizione Nazionale e, allo stesso tempo, indebolirebbe il ruolo
Ma così non è. Subito è giunta la smentita da parte
del Pyd: “Abbiamo avviato una comunicazione con l’Els ma nessun accordo è stato raggiunto – ha detto il leader
Un’accusa che