October 30, 2014
Rıdvan Turan, Segretario
generale del Partito Socialista Democratico Party (SDP) -
Gli attacchi aerei USA alle
postazioni di ISIS intorno a Kobanê e la successiva fornitura di armi al
PYD ha suscitato un dibattito pretestuoso all’interno della sinistra
attorno alla questione dell’imperialismo.
Il dibattito ruota attorno al
tema se accettare armi dagli Stati Uniti sia o non sia la stessa cosa che collaborare
con l’imperialismo. Io sono dell’opinione che l’approccio di
questa tesi all’imperialismo sia contrario al marxismo-leninismo in
quanto ignora qualsiasi rapporto con la prassi esistente e l’attuale
congiuntura delle forze di classe.
Ma la base di questa questione ha
una dimensione legata al modo in cui storicamente è stata affrontata la
resistenza curda.
Non è un segreto che tra
quelli che fanno questa critica c’è la tendenza a vedere i
processi intorno alla costruzione di una nazione da parte dei curdi e le lotte
in questa direzione, come una collaborazione con l’imperialismo per un
negazionismo ispirato dal kemalismo. Le direttive dal Comintern di sostenere il
regime kemalista contro le rivolte curde, che venivano proclamate
‘retrograde ‘ e ‘feudali’, sono ben note, così
come lo è quello che effettivamente ha fatto il Partito Comunista Turco
sulla questione. Ci sono alcuni, sia allora che oggi, che hanno già
preso le misure a tutti usando la loro rubrica anti-imperialista “donata
da dio” e che da molto tempo hanno sacrificato il diritto
all’autodeterminazione allo sciovinismo nazionale. Hanno vita facile
proclamando che i curdi starebbero collaborando con l’imperialismo mentre
non vedono la collaborazione del loro stesso stato con l’imperialismo.
Non importa che il PKK per anni abbia evitato di arrivare a somigliare al KDP,
ma l’accettazione della fornitura di armi dagli Stati Uniti sotto la
minaccia di un massacro è collaborazione.
Questa recitazione meccanica
dello stesso discorso non cambia nonostante il fatto che le caratteristiche del
sistema a Kobanê sono state determinate da un paradigma di sinistra e i
curdi restano incapaci di uscire dall’essere accusati di collaborazione.
Che tipo di abbandono della ragione è questo, che invece di vedere il successo
della resistenza di Kobanê come un passo avanti per la formazione di un
centro rivoluzionario nel Medio Oriente e di sostenere la resistenza, loro
gioiosamente gridano “ecco, vedi – loro stanno collaborando con
l’imperialismo”?
Non è necessario trattenere
le parole quando si afferma che il PYD sta collaborando con
l’imperialismo mentre un popolo resiste – uomo, donna e bambino
– faccia a faccia con bande che esse stesse sono state prodotte
dall’imperialismo? Ci sono più di due anni di collaborazione,
nelle parole nei fatti, tra gli Stati Uniti,
Collaborazione non è
accettare aiuti militari mentre si è sotto la minaccia di un massacro,
ma entrare nella dipendenza imperialista e in relazioni coloniali. Affermare
che accettare armi voglia dire questo, significa svendere del tutto la lotta di
classe. Il carattere di queste relazioni è definito non nel
“momento” ma nel corso di un “processo”. Il contrario
significa affermare che la dipendenza imperialista e le relazioni coloniali
sono costruite indipendentemente e automaticamente dalle circostanze momentanee
che determinano la lotta di classe. Avanzare questo argomento è
considerare l’imperialismo come l’“Onnipotente.”
Ricordate che è stato il
trasporto di Lenin dalla Svizzera a San Pietroburgo con il necessario sostegno
materiale dell’imperialismo tedesco che ha prodotto uno dei migliori
momenti della Prima Guerra Mondiale. La speranza dei tedeschi era di
contribuire alla confusione in Russia e di lavorare verso il rovesciamento
dello Zar. Come risultato
La rivoluzione sovietica è
diventata la più importante risposta a quelli in quel periodo
affermavano che Lenin era un agente tedesco. Non è stato il sostegno che
Ozgur Gundem
©
2013 UiKi ONLUS Team
2014-10-30-U Il
PYD sta collaborando con l’imperialismo