di F. Q. | 1 novembre 2014
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Almeno 85 sunniti, tra cui diverse donne, massacrati sul fronte
iracheno. Arrivati a Kobane i peshmerga inviati dal Kurdistan iracheno. Ma per
il leader Ocalan "è ormai troppo tardi". In migliaia
manifestano in Turchia contro lo Stato Islamico
di F.
Q. | 1 novembre 2014
Esecuzioni sommarie in Iraq e offensiva curda a Kobane,
sul confine siriano della Turchia. Non si ferma la lotta
allo Stato Islamico, battaglie che continuano a procedere sul doppio fronte
iracheno e siriano. In Iraq, ad essere massacrati dalle esecuzioni
dell’Isis sono stati 85 membri della tribù sunnita Albunimr nella
provincia di Anbar, nell’Iraq occidentale. Tra loro, uccise
anche diverse donne. Lo riferisce l’emittente al-Arabiya,
citando fonti della sicurezza locale, secondo le quali almeno 35 cadaveri
sono stati ritrovati in una fossa comune. Nei giorni
scorsi erano stati scoperti oltre 200 cadaveri di appartenenti della
stessa tribù, avversa all’Isis, nella provincia desertica che
collega l’Iraq alla Siria. I jihadisti vogliono punire gli Albunimr
per non aver appoggiato l’avanzata dei jihadisti verso Baghdad.
Siria, attivisti: “Uccidi 100 jihadisti in tre
giorni”. Cento militanti appartenenti
allo Stato islamico sono morti nei combattimenti degli ultimi tre giorni
a Kobane, la città siriana a maggioranza curda assediata
dall’Isis da oltre un mese. Lo hanno riferito sulla loro pagina Facebook
gli attivisti dell’Osservatorio siriano per i diritti umani, una ong
con sede a Londra vicina all’opposizione. L’Osservatorio afferma
che tra i 100
jihadisti ci sono anche anche agenti della polizia dello Stato islamico
(hisba)
venuti dalle regioni di Aleppo e Raqqa per sostenere l’assedio
dell’Isis a Kobane. Tra le cause della morte dei miliziani, fa sapere
sempre la onlus, non solo gli scontri con le milizie curde ma anche i raid
della
Coalizione guidata dagli Usa.
Onu, 1.300 morti in Iraq da inizio ottobre. Quasi 1.300 persone, di cui 856 civili
e 417 membri delle forze sicurezza irachene, sono morte ad ottobre
nelle violenze contro i jihadisti dell’Isis in Iraq. A dirlo un report
della missione dell’Onu nel Paese. A settembre il bilancio era stato di
1.119 vittime. L’inviato della Nazioni Unite in Iraq, Nickolay Mladenov,
ha espresso “la sua più grande indignazione di fronte alla morte
di migliaia di persone”. Il picco di vittime in Iraq era stato raggiunto
a luglio
e ad agosto, con 1.737 e 1.420 morti. Più duro il bilancio
dell’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus), che
sottolinea come i morti, solo ad ottobre, sono stati quasi 6.000, di
cui 250 minori e 112 donne. Anche se la maggior parte dei morti sono miliziani,
sempre secondo Ondus, ci sono almeno 1.064 vittime civili. Mentre nella trincea
dei jihadisti dello
Stato Islamico e dei qaedisti (Nusra) si contano 1.342 morti.
Ocalan: “I peshmerga sono arrivati troppo
tardi”. Mentre continuano gli attacchi
curdi contro l’Isis, venerdì 31 ottobre sono arrivati a
Kobane i peshmerga inviati dalle autorità del Kurdistan
iracheno
per sostenere i curdi siriani delle Unità di Difesa del Popolo che
combattono l’Isis. I peshmerga sono entrati nella città assediata a
bordo di più di venti 20 veicoli. Secondo l’Osservatorio non si
sono ancora scontrati con l’Isis. Dura la reazione del leader, in
carcere, del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (Pkk):
“I peshmerga sarebbero dovuti arrivare prima a Kobane”,
è il commento di Abdullah Ocalan. Il
leader ha comunque giudicato “positivamente” il dispiegamento
dei peshmerga nella città al confine con
Migliaia di curdi manifestano in Turchia. A sostegno della lotta contro lo
Stato Islamico, diverse migliaia di curdi sono scese in piazza. Le
manifestazioni, organizzate dal principale partito pro-curdo, il Partito Democratico del
Popolo, si sono svolte in diverse città del Paese. La
più grande si è tenuta a Diyarbakir, la capitale curda della
Turchia, dove hanno sfilato pacificamente circa 15mila persone.
A Istanbul sono scese in piazza un migliaio di persone, arrivando fino alla
centrale piazza Taksim, simbolo della rivolta del Gezi Park,
in mezzo ad imponente schieramento di forze dell’ordine.
di F.
Q. | 1 novembre 2014
2014-11-01-FQ Isis, esecuzioni sommarie in Iraq. Ong, ‘Cento
jihadisti uccisi dai curdi a Kobane’