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Appello urgente per l’aiuto a 180 mila persone di Kobanê

Posted date: November 16, 2014

Appello urgente per l’aiuto a 180 mila persone di Kobanê

Delle 180 mila persone provenienti da Kobanê che hanno dovuto lasciare il loro paese in seguito agli attacchi selvaggi di ISIS, iniziati il 15 settembre, circa 48 mila sono arrivati nel distretto di confine di Suruç nella provincia di Urfa. Mentre i bisogni fondamentali dei rifugi di Kobanê, tra cui la costruzione delle tendopoli, sono stati soddisfatti grazie ad una mobilitazione da parte delle popolazioni locali, a soli 6 mila di loro sono stati forniti riparo nelle tende allestite dall’istituzione statale AFAD.

Il coordinamento sulle crisi di Kobanê ha recentemente preparato una relazione sui bisogni urgenti dei rifugiati in vista dell’inverno che si avvicina, fornendo anche informazioni dettagliate sulle condizioni che i rifugiati si trovano ad affrontare. Il Coordinamento ha ribadito il suo appello per la mobilitazione di aiuti al fine di soddisfare le esigenze dei rifugiati in vista delle difficili condizioni invernali.
Secondo il rapporto del Coordinamento, 35 mila persone provenienti dalla città assediata sono attualmente soggiornanti in Urfa, 15 mila in Birecik, 4mila in Siverek, 600 in Ceylanpınar, 3 mila in Hilvan e 12mila in Bozova.

Inoltre, 20.101 cittadini di Kobanê hanno deciso di restare in Suruç, 9864 si trovano nelle tende nel centro Suruç, mentre 17 mila in altri villaggi del distretto. Tutti lottano per vivere in condizioni difficili in case, edifici incompiuti e magazzini. D’altra parte, solo 6100 di loro sono stati in grado di mettersi al riparo in tende allestite dall’istituzione statale AFAD, nonostante il governo turco sostenga di aver accolto tutte le persone di Kobanê.

I rifugiati di Kobanê vengono anche ospitati in alcune altre città in tutto il Nord Kurdistan, di cui 11 mila ad Amed; 4000 a Mardin; 5500 in Adıyaman; 4500 a Gaziantep; 3 mila a Malatya e il 1800 in Antalya. Mentre tra i 25 ei 300 mila persone provenienti da Kobanê si ipotizza che si siano trasferiti in altre città della Turchia e Nord Kurdistan, 7000 di loro hanno, invece, riferito di aver attraversato in Kurdistan meridionale finora.

Secondo il rapporto, attualmente ci sono 46.865 persone nel quartiere Suruç, tra i quali 4916 sono bambini della fascia di età 0-3.

La distribuzione delle 9864 persone provenienti da Kobanê che vivono nelle tendopoli in Suruç è la seguente: 488 famiglie con 3037 membri in ARIN Mirkan Tent City, 170 famiglie con 1100 membri in Suphi Nejat Ağırnaslı Tent City, 220 famiglie con 1100 membri in Tent City Rojava, e 257 famiglie con 1471 membri in Kobanê Tent City.

Una nuova tendopoli composta da 382 tende è attualmente in costruzione per ospitare più persone nei prossimi giorni.

Il rapporto del Coordinamento sottolinea che il problema più importante in questo momento è il riscaldamento nelle tende di fronte alle condizioni invernali già dure. Il rapporto dice anche che il cibo per la prima colazione, così come l’energia elettrica sono i beni necessari nei campi in questo momento.

Secondo il rapporto, 240 camion di aiuti hanno raggiunto la città fino ad ora attraverso la rete di solidarietà formata da un coordinamento guidato dal Partito delle Regioni Democratiche (DBP), Congresso della Società Democratica (DTK), Partito Democratico Popolare (HDP) e l’Associazione di solidarietà e gli aiuti per Rojava.

Secondo il rapporto, un totale di 840 camion di aiuti sono stati inviati a Kobanê negli ultimi due anni. Tutti gli aiuti inviati vengono registrato dalla Mezzaluna Rossa. L’aiuto deve essere in primo luogo donato alla Mezzaluna Rossa che a sua volta poi li invia in città al fine di garantire il valico di frontiera senza problemi.
La relazione si compone inoltre di una sezione di proposte che elenca ciò che deve urgentemente essere fatto al fine di soddisfare le esigenze dei rifugiati.

Le proposte elencate nella relazione sono i seguenti:
* La comunità internazionale e tutti i poteri democratici devono adottare urgentemente misure concrete per fermare le bande ISIS che tentano di strozzare la rivoluzione del Rojava.

* I popoli della Turchia e il Kurdistan devono mobilitarsi per soddisfare le esigenze della gente di Kobanê che sono stati sfollati e costretti a migrare a causa della guerra in corso nella loro città natale. Più supporto deve essere fornito alle campagne di aiuto avviate, al fine di soddisfare le loro esigenze a fronte di condizioni invernali che necessitano di più coperte e abiti invernali.

* Gli attacchi aerei della coalizione devono continuare in modo più efficace al fine di bloccare le strade della spedizione del ISIS, e la procedura deve essere intrapresa per eliminare le sue fonti di finanziamento.

* Tutte le comodità devono essere fornite in modo che la consegna di aiuti militari e umanitari a Kobanê e un corridoio di sicurezza deve rimanere aperto finché la minaccia ISIS sarà completamente eliminata.

* Il governo turco deve porre fine al suo concetto storico dei curdi come una minaccia e immediatamente riconoscere i tre cantoni di Rojava, Efrin, Cizir, e Kobanê.

* Il governo deve interrompere immediatamente la sua politica per una zona cuscinetto che no è altro che la mancanza di fiducia nel rapporto tra Turchia e curdi, attraverso la quale isolare i cantoni del Rojava.

* Misure urgenti devono essere prese per il raduno del congresso nazionale; l’unità intorno ad una strategia di difesa comune deve essere costruita.

* Il sostegno internazionale per la ricostruzione in Kobanê che è stato devastata da attacchi di armi pesanti deve essere organizzata.

* Le necessità minime delle decine di migliaia di persone sono soddisfatte dal Coordinamento formato da DBP, DTK e il HDK. Lo Stato turco, le Nazioni Unite e l’UNICEF deve fornire il sostegno necessario in alleanza con il Coordinamento.

* Il governo turco deve fermare la sua politica di ricatto, così come le sue implementazioni arbitrarie e la repressione negli ospedali dove il trattamento dei feriti è ancora in corso.

* La registrazione di tutti i rifugiati di Kobanê da parte di AFAD deve essere completata al più presto e di tutti i servizi sanitari devono essere fornite senza discriminazione tra le persone al riparo dentro e fuori i campi individuati da AFAD.

* I servizi sanitari di base devono essere integrati dalla presenza di medici di famiglia.

* Sistema di Ambulanza aerea per trasferire i feriti in altre città deve essere sviluppato.

* In linea con i servizi sanitari le persone, i programmi di sostegno psicologico e sociale per le persone provenienti da Kobanê devono essere pianificati e perseguiti.

* Il programma di vaccinazione del Ministero della Salute deve essere applicato anche a persone di Kobanê, una campagna deve essere avviata a questo scopo.

* Tutte le organizzazioni femminili in Kurdistan, Turchia, così come sulla scena internazionale devono mobilitarsi per le donne di Kobanê traumatizzate dalla guerra.

* Altre attiviste donne volontarie sono necessarie per stabilire una comunicazione più proficua con le persone al riparo nelle tende, in particolare con le donne.

* Di fronte alla enorme afflusso di rifugiati, l’infrastruttura delle tendopoli è lungi dall’essere sufficiente. L’opera infrastrutturale nelle tendopoli deve essere completata prima che le condizioni invernali diventino sempre più difficili. Soprattutto deve urgentemente stabilire l’infrastruttura per il riscaldamento delle tende. Il supporto è necessario per questo lavoro.

* Scuole prefabbricate devono essere costruiti per fornire l’istruzione ai bambini nelle tendopoli. Sono necessari insegnanti volontari che possono insegnare lingua curda.

© 2013 UiKi ONLUS Team

 

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