November 17, 2014
Con l’arrivo
dell’inverno il ‘Coordinamento Crisi di Kobanê’ in un
rapporto evidenzia la situazione drammatica dei circa 180.000 profughi della città
di Kobanê dove tutt’ora si combatte.
Il coordinamento, costituito da
componenti del Partito Democratico delle Regioni (DBP), del Congresso della
Società Democratica (DTK), del Partito Democratico dei Popoli (HDP) e
dell’Associazione per la Solidarietà e gli Aiuti al Rojava, in un
rapporto ha criticato l’insufficiente approvvigionamento per i profughi
da parte delle autorità turche. Anche se rappresentanti del governo
ripetono costantemente che hanno aperto le braccia ai profughi Kobanê,
sappiamo che nei campi profughi dell’autorità turca per la
gestione delle catastrofi e delle emergenze (AFAD) che è legata
all’ufficio del Presidente del Consiglio dei Ministri, sono stati accolti
solo 6.100 profughi. A tutti gli altri devono provvedere le amministrazioni
locali con i loro mezzi limitati e senza avere alcun sostegno da parte delle
autorità turche”, si afferma nel rapporto.
Secondo il coordinamento solo
nella città di frontiera nel distretto di Pîrsûs
(Suruç) nei campi profughi dell’amministrazione cittadina sono
attualmente alloggiati 46.865 profughi. Altre città che hanno accolto un
grande numero di profughi sono Riha (Urfa) con circa 35.000,
Bêrecûg (Birecik) con 15.000, Heweng (Bozova) con 12.000 e Amed
(Diyarbakir) con 11.000 persone.
La maggiore difficoltà nei
campi profughi in questo momento è costituita dal freddo che arriva in
questa stagione. Molte tende nelle quali sono sistemate le persone non sono
destinate all’inverno. In particolare in vista dell’imminente
arrivo dell’inverno il Coordinamento Crisi di Kobanê ha fatto
appello per una solidarietà e un sostegno concreto maggiori per le
persone che sono dovute fuggire da Kobanê. Tramite le campagne di
sostegno che ci sono state fino ad ora, le persone hanno ricevuto 240 camion di
aiuti, tra cui 88 camion che dall’inizio dell’attuale ondata di
attacchi di Stato Islamico hanno potuto attraversare il confine e essere
portati a Kobanê.
Una parte delle
raccomandazioni di azione del Coordinamento Crisi di Kobanê sono le
seguenti:
• La popolazione del Kurdistan e della Turchia deve avviare una
mobilitazione per i profughi di guerra di Kobanê per venire a capo del
problema degli alloggi e dell’alimentazione. Il sostegno inizialmente
grande da parte della popolazione deve essere nuovamente mobilitato. In considerazione
dell’arrivo dell’inverno servono soprattutto vestiti pesanti e
caldi e coperte.
• Perché i necessari aiuti umanitari e militari possano
raggiungere Kobanê serve la rapida istituzione di un corridoio che
attraversa il confine e che deve essere percorribile per il tempo necessario.
• Serve un cambiamento di fondo della politica del governo turco per
quanto riguarda la popolazione curda. Di questo fa parte il riconoscimento dei
cantoni di Cizîre, Kobanê e Afrîn nel nord della Siria e
l’avvio di relazioni con gli stessi.
• Servono aiuti internazionali perché l’area abitativa a
Kobanê che è stata distrutta dagli attacchi di Stato Islamico
possa essere ricostruita.
• Alle necessità per quanto riguarda alloggio, generi alimentari e
vestiario di decine di migliaia di profughi, al momento sta provvedendo
prevalentemente un coordinamento costituito da DTK, DBP e HDP. Va instaurata
immediatamente la comunicazione tra il coordinamento, il governo centrale,
l’ONU e l’UNICEF.
• La politica del governo turco nei confronti delle e dei combattenti
feriti, così come quella nei confronti dei civili provenienti da
Kobanê non è più accettabile. Attacchi arbitrari e arresti
di persone in cura presso gli ospedali devono cessare.
• Tutti i profughi di Kobanê devono essere registrati
dall’AFAD. La fornitura di aiuti da parte dell’AFAD non deve essere
impostata in modo selettivo e gli aiuti devono essere forniti a tutti in modo
paritetico.
L’Ufficio
d’Informazione del Kurdistan in Italia (UIKI-Onlus)
©
2013 UiKi ONLUS Team
2014-11-17-U
UIKI - La situazione dei
profughi di Kobanê si aggrava