November 20, 2014
Il Dott. Hussien Kochar è
il comandate militare a capo delle Unità di Difesa del Popolo (in lingua
curda: YPG Yekîneyên Parastina Gel ) nella regione di
Serêkaniyê (Ras al-Ain).
Le YPG sono un gruppo armato,
apparentemente ben organizzato, che si è dimostrato da tempo più che
capace di difendere il territorio che controlla nel nord della Siria.
La battaglia all’interno di
Serêkaniyê e nella zona circostante tra le Unità di Difesa
del Popolo (YPG) e i gruppi terroristici come Jabhat al Nusra e in seguito ISIS
è proseguita per più di due anni.
La città di
Serêkaniyê e il territorio circostante si trova attualmente sotto
il controllo delle YPG dopo aver sconfitto e cacciato dalla zona i gruppi
terroristici come Al Nusra e ISIS. La regione è stata sotto l’
incessante attacco delle bande di terroristi, attualmente ISIS, negli ultimi
due anni. Le unità YPG sono riuscite a respingere tutti gli attacchi e
stanno attualmente avanzando e liberando nuove aree dal controllo dei
terroristi nella parte occidentale della regione di Serêkaniyê.
Rodi Khalil ha intervistato per
Kurdish Question il Dott. Hussien Kochar.
Recentemente le Unità di
Protezione del Popolo hanno annunciato, nel corso di una dichiarazione
ufficiale, una vasta campagna militare contro ISIS nel sud-ovest di
Serêkaniyê; quali risultati sono stati raggiunti fin’ora in
questa campagna?
A seguito della crescita di
influenza di ISIS nella regione che ha intensificato gli attacchi su
Kobanè e Shingal(Sinjar), schiacciato ancora la popolazione della
regione forzandola ad aderire alle sue leggi immorali e promosso il settarismo
e la divisione tra le varie componenti della regione, abbiamo lanciato una
vasta campagna contro ISIS a sud ovest della regione di SereKaniye (Ras
al-Ain). Le nostre truppe si sono mosse verso il centro strategico di ISIS che
si trova a El-Alia. Le nostre unità YPG sono avanzate per più di
30 kilometri e hanno ripreso molte fattorie, colline e villaggi dopo averli
liberati dai gruppi armati di ISIS.
In questa campagna le nostre
unità hanno ucciso il comandante a capo di ISIS nell’area di
El-Alia che si chiamava Abu Al-Waqqas; oltre ad aver ferito alcuni dei suoi
combattenti. Dove Abu Al-Waqqas parlava 3 lingue ed era riconosciuto dal
Califfo di ISIS Abu Bakr al-Baghdadi. I combattenti facenti parte del suo gruppo
hanno abbandonato il suo corpo per terra.
Un altro comandante di ISIS,
chiamato Abu Khattab, è stato ucciso nel corso della campagna insieme a
7 membri della sua squadra armata; ciò è avvenuto nel corso di
un’ imboscata condotta da parte delle unità YPG.
ISIS ha anche lanciato due
offensive per riprendere il controllo di quanto avevano perso ma le nostre
unità YPG le hanno respinte e hanno ucciso più di 20 combattenti
di ISIS e ferito molti di loro mentre cercavano di prendere il controllo di una
collina strategica chiamata Abi-Bakr.
Esiste attualmente un
coordinamento sul campo con i Peshmerga del KRG o con l’Esercito Libero
Siriano a Serêkaniyê?
C’è una brigata di
FSA, chiamata Liwaa al-Tahir, che sta partecipando a fianco delle forze YPG in
questa campagna contro ISIS nella zona circostante Serêkaniyê. Ma
per quanto riguarda i Peshmerga non vi è al momento alcun coordinamento
con loro a Serêkaniyê.
Quale è il ruolo
delle componenti non-curde nelle fila delle Unità di Protezione del
Popolo a Serêkaniyê?
Ci sono molti arabi e ceceni
residenti a Serêkaniyê che hanno preso parte alle YPG dopo aver
ricevuto un addestramento. E prendono parte attivamente nella campagna condotta
contro ISIS. Quando liberiamo una nuova area da ISIS i residenti, inclusi gli
arabi, ci accolgono e fanno squadra con noi.
Il governo turco riveste
un ruolo nelle battaglie di Serêkaniyê, dove gli scontri tra le YPG
e le organizzazioni terroristiche che minacciano la sicurezza globale (come
ISIS e precedentemente Jabhat al-Nusra) stanno continuando un’offensiva
da oltre due anni?
il governo turco sta giocando un
ruolo negativo sin dall’inizio della battaglia a Serêkaniyê.
Il governo turco è diventato un’ incubatrice di questi gruppi
armati terroristi. Il governo turco ha aperto campi di addestramento per loro
all’interno della Turchia e li ha sostenuti con ogni mezzo, come la
fornitura di armi, munizioni e viveri; inoltre, ambulanze turche hanno
pubblicamente prestato soccorso a terroristi feriti e li hanno portati negli
ospedali ricevere assistenza medica.
State combattendo contro
gruppi terroristici tra cui ISIS e al-Nusra da più di due anni. Cosa
sperate o vi aspettate dalla comunità internazionale?
Stiamo combattendo in difesa dei
valori e dei principi; stiamo combattendo per la libertà e la
democrazia; stiamo combattendo per la fratellanza tra popoli. Ciascuno sa che
il terrorismo rappresenta un rischio e una minaccia per il mondo intero;
speriamo che le potenze mondiali forniscano armi alle YPG e che ci sia un
più forte coordinamento sul terreno tra la coalizione internazionale
contro ISIS e le unità YPG affinchè si impedisca
l’espansione di ISIS.
Molte persone della
cittadina di Girê Sipî (Tell Abiad) si sono rivolte alle YPG
affinchè liberassero la loro cittadina da ISIS. Si tratta di
un’azione praticabile visto che decine di kilometri vi separano da questa
cittadina di confine?
Siamo unità armate
volontarie e abbiamo la capacità e la prontezza di intervenire ovunque
anche quando a livello di distanza geografica è più difficile
dislocarci. Chiediamo anche alla comunità internazionale di farsi carico
delle sue responsabilità umanitarie per aiutare la nostra gente. Le
potenze mondiali devono intervenire presto per mettere fine a questo terrorismo
e ai governi che lo sostengono, prima che sia troppo tardi.
In che modo le persone
nel mondo possono aiutarvi nella vostra guerra contro ISIS?
Tutti sanno bene che ISIS rappresenta un rischio reale per tutta
l’umanità; come noi stiamo combattendo sul campo ISIS in nome
dell’umanità, loro devono agire presto nel sostenerci prima che
sia troppo tardi. Noi abbiamo la capacità di respingere
l’influenza di ISIS ma se ISIS si diffonde in altre aree sarà
più difficile opporgli resistenza.
©
2013 UiKi ONLUS Team
2014-11-20-U Intervista al comandante delle YPG a Serekaniye – Rojava