Lettera di Öcalan agli
Ezidi
December 14, 2014
Il leader del popolo curdo
Abdullah Öcalan ha inviato una lettera indirizzata alla popolazione
ezida.Nella lettera salutato il popolo ezida,dicendo che hanno rappresentato la
ricchezza della fede nella cultura curda.Ha aggiunto che le antiche terre del
Medio Oriente continuano a subire massacri,la guerra e il genocidio.
Nella sua lettera il sig.
Öcalan ha sottolineato che il capitalismo,lo stato nazione e
l’industrializzazione, hanno portato caos e distruzione nella regione.Ha
affermato che gli attacchi genocidi sul popolo yezida dovrebbero essere
valutati da tale prospettiva storica e filosofica.Ha aggiunto che la resistenza,l’onore
e l’amore per la libertà della popolazione ezida hanno mostrato la
strada all’umanità.
Öcalan ha sottolineato
l’importanza della protezione della cultura, del credo e
dell’identità del popolo curdo contro le politiche di
negazione,assimilazione e di annientamento in corso,aggiungendo che ora sono
diventate la pietra miliare della prossima vittoria della libertà.
Ha dichiarato che il popolo ezida
è stato preso di mira a causa del suo possesso della forma più
pura dei valori dei curdi.Ha Aggiunto che la carenza di organizzazione tra il
popolo curdo e le loro mancanze di governo dovrebbero essere indirizzate come
problemi che devono essere superati.
La lettera del leader curdo ha
proseguito:”I massacri a Sinjar e i tentativi di mandare le donne ezide
nei mercati di schiave, i rifugiati che vivono in condizioni aspre e i luoghi
sacri che sono stati schiacciati dimostrano chiaramente la necessità e
il dovere di un autogoverno”.Ha aggiunto che non c’era dubbio che
tale organizzazione non ha portato dietro di se solo Isis, il burattino delle
forze egemoniche,sulle proprie ginocchia,ma ha anche scosso gli eserciti
regolari dei suoi burattinai.
Öcalan ocalan ha affermato
che ha sperato che la sua soluzione per una nazione democratica e la sua teoria
di modernità democratica avrebbero dato un contributo agli sforzi per
superare le avversità nella regione.
Ha concluso la sua lettera
salutando il popolo ezida,prima e inanzitutto l’eroismo delle
donne,ribadendo che, nonostante le sue condizioni il suo cuore stava battendo
insieme a loro mentre onorevolmente hannno resistito al genocidio.