AKP e ISIS:
Che cosa sta preparando la
Turchia nella provincia di Hatay?
December 20, 2014
I funzionari di
ISIS si stanno insediando in tutta la provincia di Hatay. Scuole ISIS e centri
per l’educazione jihadista vengono aperti, case sicure sono in fase di
realizzazione, e varie organizzazioni vengono istituite. Le strutture
appartenenti all’esercito turco sono utilizzate dagli ufficiali di ISIS e
i campi che sono sotto l’amministrazione dell’esercito turco, e in
cui vivono migliaia di persone, ora sono trasformati in basi ISIS.
Lo Stato turco
sta dimostrando che riconosce questi ufficiali come propri cittadini,
perché fornisce loro identità turche e rende possibile per loro
organizzarsi facilmente. Da un lato, essi stanno trasportando armi nei camion
verso i depositi e stanno realizzando vaste scorte di armi in luoghi attorno a
Samandag, Reyhanlı, Yayladag, e Altinozu. In concomitanza, il fronte
al-Nusra risulta essere operativo intorno al cantone di Efrîn, al di
là del confine. Nonostante le loro radici arabe, queste organizzazioni
sono plasmate da un quadro internazionale e sono state trasformate in delegati
assoldati all’interno del Medio Oriente, e a questo titolo collaborano
anche con lo Stato turco.
Nello stesso
momento in cui l’AKP si è mosso con operazioni di polizia per
eliminare alcune fazioni al suo stesso interno, accusate di aver formato una
“struttura parallela”, altre nuove strutture stanno prendendo forma.
Queste non sono diverse rispetto all’ultima volta. La struttura di potere
parallela, costituita dalla componente islamica all’interno del partito,
ha portato l’AKP sull’orlo del precipizio e vicino ad una sconfitta
storica.
A Kobanê,
l’AKP ha fornito ai funzionari di ISIS ogni tipo di sostegno morale e
materiale. Nonostante tutto il suo sostegno, l’ISIS si è scontrato
con la resistenza inaspettata di Kobanê ed è stato sconfitto. L’ISIS
e l’AKP non hanno accettato questa sconfitta e continuano a portare rinforzi
internazionali. Il sostegno dell’AKP a ISIS e la loro apertura ufficiale
e non ufficiale delle aree appartenenti al Gran Consiglio Turco, è la
continuazione del suo stesso vecchio approccio al popolo di Kobanê e al
popolo del Kurdistan del Nord che lo sostiene. I soldati turchi hanno inseguito
il 25enne Eso Salih di Kobanê mentre stava fuggendo sulla sua moto e lo
hanno criticamente ferito. È difficile e frustrante scrivere queste
parole. Quando si scrive ci si sente più distanti dalla realtà
umana. Un essere umano non è una foglia secca, né un pezzo di
spazzatura, tantomeno un oggetto da essere oppresso e schiacciato. Tuttavia gli
approcci e le politiche della Repubblica turca sono carichi di esempi di come
essa abbia trattato i curdi come oggetti. Una politica di negazione,
assimilazione e inimicizia verso i curdi è stata implementata ancora una
volta. L’approccio della Turchia verso gli abitanti di Kobanê e i
giovani curdi, che stanno innalzando una lotta per l’esistenza a
Kobanê, è stato ancora una volta concretizzato in questo evento.
Secondo la
mentalità egemonica turca, i curdi – assieme agli organismi, i
loro giovani, la loro cultura e la loro stessa esistenza – dovrebbero
essere schiacciati sotto i passi dei carri armati. Ciononostante, questa resistenza
del popolo contro l’assedio di Kobanê sta andando avanti. Le azioni
a Pirsûs (Suruç) oltre il confine sono inarrestabili. Una catena
umana è stata formata lungo il confine e continuerà fino a che
questo assedio non sarà finito. La gente del Kurdistan del Nord sta
sostenendo questa resistenza e con essa sta mostrando ancora una volta la
propria insistenza davanti agli attacchi dello Stato turco.
Carri armati
turchi continuano a schiacciare i giovani di Kobanê. Ora, l’ISIS
sta attaccando Kobanê perfino dagli edifici appartenenti allo Stato
turco. Questa realtà è stata mostrata al pubblico dai giornalisti
curdi. Sono già stati ripresi mentre salutano soldati turchi,
attraversano il confine in bella vista, e ricevono merci da soldati turchi. Ma
questa volta i combattenti di ISIS hanno attaccato Kobanê da un complesso
all’interno della Turchia. Con questo attacco è apparso chiaro che
lo Stato turco sta attaccando Kobanê attraverso l’ISIS. Stanno
ospitando e curando combattenti di ISIS in ospedali privati mentre lanciano
operazioni di polizia politicamente motivate su larga scala nel Kurdistan del
Nord. E la maggior parte degli arrestati sono minori. La difesa delle persone
dalla propria società all’interno delle quattro parti del
Kurdistan è accolta con l’arresto. In risposta, la resistenza di
Kobanê e le azioni intraprese a sostegno di tale resistenza devono
continuare. Queste sono le conseguenze di tutti gli attacchi e piani di
attacco, compresi i preparativi nella provincia di Hatay [per azioni contro il
Cantone di Efrîn] seguiti a Kobanê.
L’HDP e
tutte le altre organizzazioni politiche legali non sono sufficientemente
organizzati in regioni circostanti Efrîn e Kobanê, quali
Maraş, Antep, Hatay, Adıyaman e Urfa. Ciò equivale a lasciare
la porta aperta a ogni genere di statista o banda affinchè si organizzi.
La base sociale non è sufficientemente organizzata per evitarlo. Quasi
tutte queste province sono diventate zone di preparazione della guerra per
bande come ISIS e al-Nusra. Sono davvero pochi quelli che non sanno che tutta
la loro struttura logistica e l’addestramento sono svolti qui e ancora
continuano. La prima cosa che deve essere fatta in risposta alla minaccia posta
a Efrîn da Hatay è rafforzare immediatamente le nostre
organizzazioni in queste province, per rendere la società consapevole
dei fatti, per evitare che questa regione si trasformi una zona di guerra, per
incrementare la risposta del popolo del Kurdistan del Nord all’assedio di
Kobanê, ed esporre a tutti gli egemoni l’insistenza e la realizzazione
della nazione democratica da parte della comunità di Efrîn che
è ora estremamente assediata.
di Dilzar Dilok, Ozgur Gundem