Comandante YPJ: Promettiamo alle
donne di tutto il mondo che ce la faremo
January 16, 2015
Una delle
comandanti delle YPJ di Kobanî, Gülistan Kobanî, ha valutato gli attacchi di
ISIS sul Cantone, che hanno avuto inizio il 15 settembre 2014, dichiarando: “Lo
slogan delle YPJ contro questi attacchi è: ‘Anche se dovessero rimanere solo le
YPJ, Kobanî non cadrà’. In quasi quattro mesi, le YPJ hanno tenuto fede a
questo slogan”.
Ha aggiunto che
Kobanî non è caduta e che le YPJ hanno impedito alle bande ISIS di avanzare in
ogni area. “Le YPJ hanno dimostrato che né ISIS né qualsiasi altra forza
trionferà contro il popolo curdo finché le YPJ sono presenti”, ha affermato.
Kobanî ha
ricordato che le YPJ sono state istituite per combattere la mentalità del
maschio dominante, e hanno inflitto colpi considerevoli all’ISIS. “La
resistenza mostrata dalle YPJ contro le bande selvagge di ISIS ha generato la
speranza tra le donne di tutto il mondo”, ha aggiunto.
La comandante
delle YPJ ha aggiunto che esse hanno protetto l’onore e l’identità delle donne.
“Gli uomini non avevano fiducia nelle donne, ma ciò è stato modificato dalla
nostra resistenza. Le donne hanno combattuto eroicamente in prima linea contro
l’ISIS, e i combattenti di sesso maschile che lo hanno visto hanno grande
rispetto per le YPJ. “
Kobanî ha
dichiarato che non hanno mai creduto che Kobanî sarebbe caduta. “Combattenti
come Dicle, Delila, Hevi, Nuda e Arin Mirkan si sono rifiutate di lasciar
passare il nemico e hanno eroicamente sacrificato la propria vita. Queste
compagne sono diventate un simbolo di libertà per le donne curde e per le donne
di tutto il mondo.”
“La
percezione creata da ISIS è stata distrutta”
Kobanî ha affermato che le YPJ hanno iniziato a essere temute dalle bande ISIS,
aggiungendo: “Né l’ISIS, né il freddo ci possono fermare. L’operazione per
liberare Kobanî andrà avanti e Kobanî sarà liberata”. Ha concluso dicendo:
“La nostra resistenza e lotta continueranno. Promettiamo alle donne di tutto il
mondo, a nome dei nostri compagni caduti, che noi trionferemo”.
Sedat
Sur/ANF