Il “ruolo” della
Turchia nella liberazione di Kobanè non deve essere dimenticato!
February 06, 2015
Mentre
continuano gli effetti prodotti dalla liberazione di Kobanè che è
stata portata a compimento grazie alla leadership delle forze YPG/YPJ dopo 134
giorni di storica resistenza, l’ attenzione è rivolta alle
spiegazioni riguardanti la vittoria di Kobanè fornite dai membri
dell’ AKP ed in particolare dal Presidente Recep Tayyip Erdoğan.
Il portavoce del
governo Bülent Arınç ha reso una dichiarazione subito dopo la
vittoria e ha parlato del “ruolo” dello Stato turco e del governo
dell’AKP nella liberazione di Kobanè: “Spero che non
dimenticheranno il ruolo positivo che
Lo Stato
turco fornisce equipaggiamento militare
Secondo fonti locali a GirêSpî (Til-Ebyad), mentre venivano
effettuati gli attacchi su Kobanè su tre fronti, il 17 Settembre 2014 un
treno trasportò armamenti militari nel villaggio di Silîb Qeran,
usato come base militare da Daesh e che è uno dei punti di confine tra
il Rojava e il Kurdistan del Nord. Fonti locali hanno anche riportato che,
nonostante non sia presente una stazione in questo villaggio, il treno si
fermò e furono scaricati materiali in scatole pesanti che si ritiene
fossero bombe, granate e altro equipaggiamento militare. Anche le persone
presenti sul luogo e provenienti dal Rojava verificarono che il treno aveva
consegnato materiale militare appartenente allo Stato turco a Daesh.
Anche IMC TV trasmise in diretta il 1 Ottobre 2014 un servizio riguardante un
ulteriore sostegno a Daesh da parte dello Stato turco mentre gli attacchi a
Kobanè si facevano intensi. Membri di Daesh passavano attraverso la
linea della ferrovia di fronte ai soldati turchi che si trovavano sul confine
del Rojava e si dirigevano poi verso la collina Zorava. Sei membri di Daesh che
avevano usato la linea ferroviaria appartenente alla Turchia furono fermati dai
combattenti YPG/YPJ.
Stato di
emergenza in Kurdistan
Nel periodo in cui gli attacchi a Kobanè si intensificarono, miglialia
di persone parteceparono a proteste di solidarietà per Kobanè e
furono presi come bersaglio dalla polizia turca e lo Stato turco
annunciò il coprifuoco in molte città tra cui Diyarbakir.
La polizia turca
(Hizbulcontra) co-diresse operazioni che portarono alla morte di oltre 40
persone. Più di 2000 persone furono trattenute in stato di fermo in
seguito a operazioni di genocidio politico e 500 furono messe agli arresti.
Anche questo sarà ricordato come un “ruolo indimenticabile”
giocato dalla Turchia nella resistenza di Kobanè.
L’attacco
a Miştenur: uno degli indimenticabili “interventi di sostegno”
della Turchia nella resistenza di Kobanè
Il 15 Settembre 2014, quando gli attacchi a Kobanè iniziarono ad
intensificarsi, la polizia turca sgomberò diversi villaggi per cosidette
“ragioni di sicurezza”. Questi villaggi furono in seguito occupati
dai terroristi di Daesh e il 29 Ottobre 2014 i terroristi usarono il valico di
confine di Mürşitpınar per bombardare e diedero inizio ad un
feroce attacco a Kobanè tramite mezzi dell’Esercito turco. Mentre
da un lato i soldati turchi si limitavano ad osservare gli attacchi su
Kobanè da parte dei membri di Daesh, dall’altro gettavano gas
lacrimogeni contro i propri concittadini che volevano attraversare il confine
per Kobanè e aggiungersi alla resistenza. Anche questo incidente
sarà ricordato tra gli “indimenticabili interventi di
sostegno” dello Stato turco nella resistenza di Kobanè.
Membri
di Daesh curati negli ospedali turchi
Una delle questioni che è stata messa in evidenza riguardo alla
collaborazione tra
Soldati
scortano la loro fuga!
La settimana scorsa la gente del villaggio di Swêdê che si trova
sulla linea di confine a Suruç, ha riferito che membri di Daesh hanno
incontrato soldati turchi e sono entrati in un veicolo militare lasciando la
zona scortati da un elicottero.
Rojda
Korkmaz-DIHA