February 28, 2016
Mentre sabato i media riferivano che la tregua in Siria veniva in larga parte rispettata, IS ha avviato un’offensiva contro la regione intorno a Gire Sipi, Tell Abyad.
Il 26.02.16 intorno alle
23:00 unità di IS si sono spinte
verso Gire Sipi in quattro ondate, due delle quali provenivano
dalla direzione di Raqqa e altre
due dalla Turchia. Mentre le bande di IS provenienti da sud hanno colpito presso Eyn Îsa
e Silûk, dal confine turco IS ha potuto attaccare direttamente il centro della
città multiculturale di Gire Spi
e villaggi sul confine. Dopo pesanti combattimenti
durati per circa 16 ore, le YPG/YPJ e le Asayis hanno
potuto liberare la zona.
Contemporaneamente IS presso Kobanê ha attaccato con missili il
villaggio di Til-Ebir da Jarablus.
Già prima della
tregua Davutoglu aveva chiarito che la tregua non valeva per quelle forze che ‘minacciano
la Turchia’ e anche il 24.02 la Turchia ha bombardato di nuovo
dei villaggi nei pressi di
Afrin. L’amministrazione autonoma
del Rojava e le sue forze di difesa
intanto sono state apertamente definite dalla Turchia come ‘organizzazione terroristica’ e i media turchi ormai celebrano
apertamente le ‘vittorie’ di milizie turkmene
di estrema destra contro i
‘terroristi del PYD’. Gli attacchi di IS provenienti dalla Turchia non sono una novità, un attacco simile si è verificato il 25.06.15 contro Kobanê, anch’esso proveniente in parte dalla Turchia,
nel quale IS ha massacrato oltre 200 uomini, donne e bambini. Purtroppo non è una novità neanche il fatto
che nessun governo prenda posizione rispetto a questi attacchi, contribuendo così direttamente al fallimento di un processo di pace in Siria.
Anche Girê Spî dalla sua liberazione
dalle mani di IS nel giugno
2015 è nel mirino della Turchia che
regolarmente colpisce postazioni civili e delle YPG in città e nei dintorni..
Obiettivo è l’interruzione
Solo nelle ultime due settimane di febbraio,
secondo quanto riferito da Reuters, circa 2.000
„oppositori moderati“ pesantemente armati
sono partiti dalla Turchia verso la regione di Azaz.
Tra loro, secondo rapporti
dell’Osservatorio Siriano
per i Diritti Umani, spesso si
trovano anche soldati turchi. Così ad esempio il 15.02.2016 presso
Atme oltre 350 soldati turchi erano passati in direzione di
L’offensiva di IS sembra
essere stata una risposta al successo delle Forze Democratiche della Siria
a Şeddadê. Con Şeddadê , è stato inflitto un duro colpo in particolare agli ultimi centri
dell’economia e infrastruttura
di IS che si trovano direttamente
sul confine dell’amministrazione
autonoma,. Şeddadê è un centro economico per la produzione di petrolio
attraverso il quale, secondo quanto riferito dall’agenzia Hawar, fino ad ora passando
dalla zona controllata dal PDK veniva contrabbandato petrolio in Turchia, grazie al quale IS finanzia parte dell’acquisto di armi dalla
Turchia, ed è un importante
collegamento tra Mûsil e Raqqa, la capitale di IS. Inoltre nella città
si trova il più grande sito di
produzione di gas di tutta la Siria.
Şeddadê, dove è stata concentrata una grande quantità di materiale bellico
americano sequestrato da IS a Musul, ha svolto un ruolo
importante nella preparazione dell’attacco contro Kobanê Con la liberazione di Şeddadê vengono messi in sicurezza i confini
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