March 12, 2015
Il Comando Generale delle YPG ha dichiarato
che l’operazione lanciata il 21 febbraio per liberare le città di
Til Hemis e Til Berak e le aree rurali circostanti si è
conclusa con successo come era stato pianificato.
Il Comando Generale delle YPG ha rilasciato
una dichiarazione contenente informazione dettagliate
sulle operazioni nel cantone di Cizîrê del Kurdistan occidentale,
Rojava.
La dichiarazione afferma che
l’operazione lanciata il 21 febbraio per liberare le città di Til
Hemis eTil Berak e le aree rurali circostanti è
stata completata con successo come era stato pianificato. Le YPG hanno
dichiarato che l’operazione in questione ha visto la partecipazione
attiva di component curdi, arabi, siriaci, assiri che costituiscono la
popolazione del cantone di Cizîrê, di organizzazioni
amiche come le forze Asayesh in coordinamento con la coalizione internazionale
anti-ISIS.
Il Comando Generale delle YPG ha evidenziato
che tutti i contrattacchi di ISIS sono stati spezzati
e che la minaccia costituita da ISIS per la regione è stata in larga
misura eliminata.
Osservando che i popoli curdo, arabo, siriaco
e assiro hanno combattuto fianco a fianco contro le
bande di ISIS, la dichiarazione afferma; “La provocazione che forze e
poteri oscuri volevano creare tra la popolazione della regione è stata
sconfitta grazie alla sensibilità dei popoli e alla resistenza dei
componenti che costituiscono le YPG.”
Il Comando Generale delle YPG ha sottolineato che con questa operazione le YPG ancora una
volta si sono confermati come la forza di difesa dell’intera regione, che
include arabi, curdi, cristiani e assiri e altri gruppi. “Tutti i popoli
e component della regione, in primo luogo i nostri fratelli arabi, hanno
sostenuto attivamente questa nostra operazione. Questo sostegno attivo allo
stesso tempo ha evidenziato fino a che punto arriva l’adesione al
progetto di vita comune.”
Valutando il conseguimento dell’operazione come il successo del vivere
insieme nell’uguaglianza, le YPG hanno enfatizzato che “Alla base
del successo delle YPG c’è l’adesione e la partecipazione
del nostro popolo e di tutte le componenti nella
gloriosa resistenza. Nessuna forza e nessun attacco sarà
in grado di indebolire le YPG fino a quando questo sostegno continua e tutti
continuano a unirsi attorno alle YPG. Questa nostra operazione è finita,
ma nostra lotta contro il terrore di ISIS
continuerà d’ora in avanti in un modo più forte.”
Osservando che la lotta conquista
all’interno delle YPG rivela anche chiaramente
il mosaico di popoli, il Comando Generale delle YPG ha commemorato i martiri
che hanno svolto un importante ruolo nel conseguimento di questa operazione.
La dichiarazione recita; “Bagok Serhed
(Ashley Kent Johnston) dall’Australia, Kemal (Konstandinos Erik
Scurfield) di origine greca e proveniente
dall’Inghilterra, il comandante Baran Amara (Udey El Ubeyd) di origine
araba che ha lottato a lungo nei ranghi delle YPG da quando la sua intera famiglia
è stata massacrata da ISIS, Dawid Cindo Anter, il comandante delle forze
assire che combattono contro gli attacchi di ISIS a Til Temir, e la combattente
dell’MLKP Avaşin Tekoşin Güneş (Ivanna Hoffman) di
origine africana e proveniente dalla Germania, vivranno nelle nostre lotte come
i comandanti dei nostri popoli.”
Commemorando ancora una
volta tutti i caduti con rispetto e gratitudine, il Comando Generale
delle YPG estende i suoi ringraziamenti a tutte le forze e aree che hanno
contribuito a questa conquista.
La dichiarazione si conclude
sottolineando che “Crediamo che la strada intrapresa dalle YPG
sarà la strada illuminata della Rivoluzione della Siria Democratica.
Il Comando generale delle YPG ha reso noto un bilancio della battaglia nelle città di
Til Hemis-Til Berak nel cantone di Cizîrê Canton del Kurdistan occidentale,
Rojava. L’operazione per liberare entrambe le città e le aree
rurali circostanti è stata lanciata il 21
febbraio e completata con successo il 9 marzo.
Secondo il bilancio, un’area di 2,940
km2, che comprende 390 villaggi e centinaia di borghi, è stata ripulita
dalle bande di ISIS e liberata come risultato
dell’operazione. Il Comando Generale delle YPG ha riferito che un totale
di 245 componenti di ISIS sono stati uccisi e 134 dei
loro cadaveri sono stati posti sotto sequestro durante l’operazione durata
17 giorni. Altri 5 componenti delle bande sono stati
catturati vivi.
La dichiarazione afferma che le forze di
difesa hanno sequestrate anche una notevole
quantità di munizioni e armi appartenenti alle bande, tra cui 1 carro
armato, 3 veicoli armati, 5 veicoli corazzati di tipo Hammer, 7 pick-up, 3
camion militari, 2 minibus, 1 ambulanza, 2 motociclette due veicoli carichi di
esplosivi TNT. Tra i materiali sequestrate ci sono anche computer, telefoni, un
ospedale da campo, un camion di medicine e migliaia di pallottole e un cospicuo
numero di armi.
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