March 28, 2015
Di
Benedetta Pintus
Pubblichiamo un comunicato diffuso
dall’illustratrice femminista Anarkikka,che ha
partecipato al viaggio in Kurdistan di una delegazione di giuriste, intervenute
per documentare le violazioni dei diritti umani delle donne nel contesto del
conflitto con l’Isis
“Serve con urgenza una maggiore
attenzione alle esigenze specifiche di donne e bambine
sopravvissute al conflitto con Isis.Tutti i campi dovrebbero ricevere dei fondi
per garantire assistenza primaria a donne e bambini, non solo quelli dove ci
sono presidi internazionali”.
Questa la priorità identificata dalla
delegazione internazionale di donne giuriste – accompagnate da una
psichiatra, una video-maker, una giornalista e una
farmacista – che ha visitato per una settimana i centri che accolgono le
popolazioni sfuggite all’Isis in Turchia, Kurdistan iracheno e Rojava.
La delegazione è stata organizzata da
Iadl (Associazione Internazionale avvocati democratici), in collaborazione con
Aed-Edl (European Democratic Lawyers) e Eldh(European
Association of Lawyers for Democracy and World Human Rights) al fine di
verificare e documentare le violazioni dei diritti umani delle donne nel
contesto del conflitto con Isis. Hanno preso parte alla
delegazione attiviste ed esperte in diritti umani che fanno parte di
diverse organizzazioni.
Le delegate nel corso della visita hanno
incontrato donne esponenti delle associazioni, delle istituzioni, vittime e
testimoni dirette della violenza. La delegazione ha visitato nel Kurdistan
iracheno, in Rojava e Turchia campi governativi e non governativi
dove sono accolte donne provenienti dalle aree di Shengal e Kobane.
Gli Stati hanno l’obbligo di garantire una uguale distribuzione dei fondi e degli aiuti
internazionali, per assicurare il soddisfacimento delle condizioni di vita
elementari delle persone accolte in tutti i campi, e di provvedere a garantire
un numero adeguato di personale e servizi di supporto specifici per le esigenze
femminili. E’ stato notato favorevolmente che là dove esistono
luoghi di ascolto e di rappresentanza
femminileall’interno dei campi, le donne hanno espresso una maggiore
positività, nonostante le comuni difficoltà materiali.
Le testimonianze raccolte hanno confermato la
brutalità dei crimini commessi da Isis: il femminicidio, nelle forme
già rese note dai media internazionali, fa parte integrante delle
tattiche di annientamento delle popolazioni colpite.
Gli esiti della ricerca saranno presentati in
un rapporto che verrà presentato alle Nazioni
Unite nel corso della 29ma sessione del Consiglio dei Diritti Umani di giugno a
Ginevra, insieme ad una esposizione del lavoro grafico illustrato di Stefania
Spanò (in arte Anarkikka), che ha preso parte alla delegazione.
Barbara Spinelli (avvocata, IADL, ELDH,
GIURISTI DEMOCRATICI, TRAMA DI TERRE)
Aurora d’Agostino (avvocata, IADL, ELDH, GIURISTI DEMOCRATICI, Italy)
Simonetta Crisci (avvocata, IADL, AED-EDL, GIURISTI DEMOCRATICI, DONNE DIRITTI
E GIUSTIZIA, Italy)
Aişe Acinkli (avvocata, ÖHD –
Özgürlükçü Hukukçular Derneği, Turkey)
Gülșen Uzuner (avvocata, IALD, ÇHD –
Çağdaş Hukukçular Derneği, Turkey)
Özge Taş (giurista, ELDH, Austria)
Leyla Boran (giurista, Utamara, Hardershipcommission, Germany)
Sara Montinaro (giurista, YA BASTA, Italy)
Martina Bianchi (Università di Pisa, mezzaluna Rossa Italia)
Assunta Signorelli (psichiatra, Trama di Terre, Italy)
Stefania Spanò (graphic journalist, Trama di Terre, Italy)
Alice Corte (videomaker, Una stanza tutta per sé, Italy)
Kader Karlidag (farmacista, Austria)
Di
Benedetta Pintus
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