April 07, 2015
L’organizzazione umanitaria Medici
senza frontiere/Médecins Sans Frontières (MSF) ha iniziato la
costruzione di un ospedale con una capacità di 13 letti nella
città di Kobanê nel,Kurdistan occidentale
il Rojava,dove i problemi sanitari vengono affrontati in due ospedali,uno
civile e uno militare.
I funzionari della città,la cui popolazione ha raggiunto le 50.000 persone con
ritorni più recenti,hanno manifestato la mancanza di un’ambulanza
e di medicine e hanno posto l’attenzione sull’urgenza di un
corridoio umanitario per raggiungere una soluzione definitiva per i problemi di
salute che vengono affrontati in città.
Le opportunità di cura a Kobanê,dove anche gli ospedali sono stati distrutti a seguito
degli attacchi di ISIS,stanno diventando più difficili da garantire ora
che la gente del posto che era stata costretta a lasciare la loro città
natale durante i mesi dei lunghi attacchi disumani delle bande ISIS,sta
continuamente tornando indietro a casa dopo la liberazione da parte delle
YPG/YPJ.
I servizi sanitari in città sono attualmente forniti da due ospedali,uno dei quali è
per i civili e l’altro è per i combattenti che resistono a ISIS.
10 medici e 25 infermieri disponibili
I combattenti delle YPG/YPJ feriti nei combattimenti in corso nel cantone di
Kobanê sono curati in un ospedale al piano seminterrato di un edificio
che ha la capacità di 12 letti,mentre
l’altro che fornisce un servizio per i civili ha solo 15 letti.
Il numero del personale sanitario in entrambi gli ospedali non è sufficiente,con un totale
di 10 medici e 25 infermieri disponibili in entrambi,che lavorano praticamente
giorno e notte nonostante tutte le mancanze di opportunità e
possibilità.
I recenti ritorni aumentano le
necessità
Oltre alla fondamentale mancanza di personale medico che rimane uno dei
principali problemi della città,negli ospedali
mancano anche sufficienti apparecchiature per fornire una prima risposta per i
pazienti in emergenza.L’assistenza medica fino ad ora in parte fornita
alla città finora è destinata a cadere al di sotto delle
necessità,in quanto la popolazione ha raggiunto le 50 mila unità
con i ritorni più recenti.
Il numero insufficiente di ambulanze
comporta problemi anche durante il trasporto dei pazienti,mentre le poche
ambulanze attualmente disponibili vengono utilizzate per trasferire i
combattenti feriti negli scontri all’ospedale militare.In aggiunta a
tutti questi problemi,ci sono ancora grossi problemi
nell’invio di alcuni pazienti in Turchia a causa di inadeguate
opportunità tecniche.Il problema che continua così fin
dall’inizio della battaglia di Kobanê rimane nonostante tutti i contatti
volti a risolvere il problema.
MSF al lavoro
Medici Senza Frontiere (MSF),che è stata la
prima organizzazione ad agire al fine di superare i problemi sanitari in corso
a Kobanê,ha iniziato i lavori per fornire un ospedale per la
città.
Riparando un edificio danneggiato nella
battaglia,il quale prima era stato usato come scuola,
l’organizzazione continuerà a portare attrezzature e dispositivi
una volta che i lavori di riparazione saranno completati.
Il portavoce della sanità di Kobanê il Dr. Hikmed Ehmed dichiarato che lavoreranno
per soddisfare le esigenze mediche urgenti in città con l’ospedale
in costituzione con il sostegno di Medici Senza Frontiere.Ehmed ha sottolineato che avrebbero continuare a fornire un
servizio sanitario gratuito per le persone,nuovamente con gli aiuti sanitari
inviati dall’organizzazione.
Informando che l’ospedale avrà
una capacità di 13 posti letto e di fornire un servizio con 3 medici
nella prima fase,e 7 nella fase successiva,Ehmed ha
sottolineato che l’apertura di un corridoio umanitario in Kobanê
rimande una necessità urgente per trovare una soluzione duratura per il
servizio sanitario nel cantone.
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