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La situazione economica del cantone di Kobanê

Posted date: April 22, 2015

La situazione economica del cantone di Kobanê

Il cantone di Kobanê è stato oggetto di un vero disastro economico a causa della guerra.

Fondamentalmente l’economia della regione è agricola e dipende dalla produzione di piante e animali. Come risultato delle ostilità e del trasferimento della popolazione non sono state piantate o prodotte coltivazioni e in aggiunta la dispersione del bestiame è elevatissima.

Dato che gli altri settori, industriale e commerciale, contribuivano limitatamente all’economia del cantone per molte ragioni, prevediamo di compiere passaggi e portare avanti i necessari progetti per sviluppare l’economia del cantone in base alle possibilità e capacità curde e del Kurdistan e cooperando con la Comunità Internazionale.

A questo proposito abbiamo le seguenti proposte:
1- Progetti per l’irrigazione dei terreni agricoli e la distribuzione di acqua potabile alle aree residenziali del cantone dal fiume Eufrate.
2- Progetti per la raccolta di rottame metallico risultato dalle ostilità e per la costruzione di un impianto per la fusione di metalli e la colata di rottami metallici in barre o lingotti.
3- Progetti per costruire reti elettriche e connetterle a reti regionali. Altri progetti per la produzione di elettricità con generatori alimentati a diesel.
4- Apertura del valico di confine principale con la Turchia (valico di Murshid Pinar) per garantire che le forniture per i bisogni essenziali del cantone siano disponibili, in particolare prodotti petroliferi, carburante e cibo. Questo dovrà avvenire in modo sincronizzato con l’apertura del valico di confine del cantone di Jazira con la Turchia per consentire l’importazione dei suddetti articoli e di altri tipo di beni da Jazira a Kobanî facendoli transitare attraverso territori turchi usando le strade, senza pagare alcun dazio doganale.
Quindi chiediamo a tutte le parti che hanno voce in capitolo e che hanno influenza e impatto sul governo turco di rendere effettiva questa richiesta. Speriamo anche che gli incaricati svolgano i loro compiti nazionali e umanitari nei confronti del popolo curdo nel catone di Kobanî in questa fase storica aiutandolo a superare la crisi e ad andare oltre gli effetti del disastro e che contribuiscano alla ripresa dell’economia del cantone.

Ente per il Commercio e l’Economia

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