July 03, 2015
Human
Rights Watch ha rilasciato una
dichiarazione sull’assassinio
“deliberato” di centinaia di civili
da parte di bande
Human
Rights Watch ha rilasciato una
dichiarazione sull’assassinio
“deliberato” di centinaia di civili
da parte di bande
HRW ha affermato che i
militanti armati appartenenti allo Stato islamico, noto anche come ISIS, hanno deliberatamente colpito i civili
durante l’attacco del 25 giugno 2015, dentro e attorno alla città
settentrionale siriana di Kobanê, ricordando
che le autorità curde siriane e i gruppi locali
per i diritti umani hanno dichiarato
che tra i
233 e i 262 civili sono stati uccisi
e almeno 273 sono stati feriti.
Quindici testimoni, tra cui otto dei
feriti, hanno
riportato a Human Rights Watch l’uccisione
deliberata di civili da parte
di aggressori che le autorità locali e i residenti
identificano come
“I sopravvissuti descrivono una furia omicida
di ISIS il
cui obiettivo principale
era apparentemente quello di terrorizzare i residenti locali”,
ha affermato
Il report ha evidenziato che
l’attacco è cominciato intorno alle 04:00
Gli aggressori – ha dichiarato
HRW – erano mascherati con uniformi simili a quelli delle Unità
di Protezione del Popolo (YPG), che sono le forze che
controllano Kobanê, e dell’Esercito Siriano Libero, un gruppo di opposizione armata che negli
ultimi mesi ha combattuto ISIS a fianco a YPG.
Il report di HRW ha affermato che i cecchini
hanno, inoltre, aperto il fuoco
sui civili dai tetti, sparato
i civili che cercano di
recuperare i morti e i feriti,
e preso in ostaggio decine di civili,
secondo quanto riferito dai testimoni
e da più di una dozzina
di parenti dei morti, e da
sei attivisti locali a Human Rights Watch. La maggior
parte dei civili sono stati
uccisi tra le 4
Secondo il
rapporto di HRW, i combattimenti tra le forze curde
e le presunte forze
Citando le autorità del Partito curdo
siriano dell’Unione Democratica (PYD) – il principale partito politico dell’area – e delle YPG, HRW ha dichiarato che 233 civili sono morti
durante l’attacco, di cui 23 dal villaggio
di Barkh Botan sul margine
meridionale
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