02 -10- 2015
Due giorni fa una
delegazione italiana è stata respinta al passo di frontiera
di Semalka e non è riuscita ad entrare in Siria dove avrebbe dovuto visitare i cantoni del Rojava
* La delegazione italiana nel
Duhok (Kurdistan)
2 ottobre 2015, Nena News – Oggi 12 cooperanti Italiani, più l’interprete,
che volevano raggiungere in Siria i liberi cantoni
del Rojava – avvocati, medici, insegnanti, sindacalisti, amministratori militanti dei diritti
umani – sono stati respinti al passo di frontiera di Semelka, nel territorio
Gli unici che sono potuti
entrare sono stati i due giornalisti
della delegazione che hanno avuto il
permesso di attraversare la frontiera, esibendo i loro
tesserini professionali e specificando che si trattava della
prima
Tutti i tentativi di
discussione e di mediazione con il
direttore della frontiera di Semelka
si sono rivelati
infruttuosi: non c’è stata la volontà
politica di risolvere il problema,
non è stata data nessuna motivazione al diniego. Dopo ore di argomentazioni
lasciate cadere nel vuoto, è stato
così negato un elementare diritto
previsto dalle norme internazionali!
A nulla sono valse le proteste della delegazione.
E questo nonostante l’impegno preso dal Presidente
e dal Direttore del Centro Ricerche del Parlamento del
Kurdistan che, addirittura,
aveva proposto in un primo tempo di fornire un pulmino per accompagnare la delegazione al posto di frontiera.
Completamente inutile si è rivelato il
coinvolgimento del consolato
italiano, il quale non ha fornito alcuna risposta alle richieste presentate.
In modo analogo anche il governo italiano ha prima incontrato i rappresentanti della delegazione, si è confrontato con loro e ha anche chiesto un resoconto finale sul lavoro che
sarebbe stato svolto, per poi dimenticarli per strada. Davvero un fatto grave. La delegazione si è trovata di fronte
ad un muro di gomma eretto
su quella frontiera, di fatto
un embargo non dichiarato, che
ha completato l’isolamento dell’intera regione del Rojava già posto
in essere dalla Turchia.
C’è stato poi un rimbalzo
di responsabilità e di rinvii immotivati
anche da parte delle istituzioni
rappresentative
Non ci lasceremo intimidire.
Convocheremo immediatamente una
conferenza stampa ad
No all’embargo!!
Free Rojava!!
Free
La delegazione italiana in Kurdistan del Sud