Posted date: June
14, 2016
Nelle zone occupate da ISIS le donne non potevano mai
uscire da sole senza un parente stretto (in genere padri, fratelli o mariti).
Le donne dovevano indossare un burqa o un velo che copriva tutto il corpo dalla
testa ai piedi.ANF ha parlato con due donne di Manbij, Fatima Mihemmed e Rabia Hassan,
che hanno vissuto per due anni sotto l’occupazione di
Dove è nata e dove è cresciuta?
Il mio nome è Fatima Mihemmed. Sono nata a Manbij e
vivo qui da allora.Ho cercato di continuare a vivere la mia vita sotto
l’occupazione di
Che tipo di vita facevano le donne a Manbij?
Le donne a Manbij sono vestite secondo la natura
islamica come in tutte le altre società
Come La ha fatta sentire la rivoluzione del Rojava?
Durante il regime Baath le donne erano oggetto di
pressioni continue come è nella natura della tipica società mediorientale che è
sempre rimasta indietro, in particolare per quanto riguarda le donne.
La vita per le donne è diventata più nascosta con
l’emergere di bande jihadiste come ISIS, Al-Nusra, Ahrar Al-Sham e Jaysh
Al-Islam durante la guerra civile siriana. Rivendicando di combattere per
l’Islam e per Allah, le bande hanno reso la nostra gente oggetto di massacri,
torture, stupri ed esilio.
Questa situazione emergente ha colpito le donne più di
chiunque altro. La rivoluzione del Rojava è nata in circostanze
Questo è il motivo per cui ho provato speranza,
emancipazione e libertà nella rivoluzione del Rojava e credo che tutte le altre
donne condividano la mia opinione.
Sig.ra Rabia Hasan, dove è nata e dove è cresciuta?
Anch’io sono nata e cresciuta nel centro di Manbij.
Continuerò a vivere nella mia città natale una
Cosa ha vissuto durante l’occupazione di ISIS, cosa è
cambiato nella Sua vita?
I popoli della regione erano colmi di paura alla
vigilia dell’occupazione da parte delle bande di ISIS che bruciavano viva la
gente, tagliavano teste e torturavano crudelmente. Nella natura delle cose si
ubbidisce alle loro regole per restare vivi.
Dopo l’occupazione di the ISIS abbiamo visto una
mentalità che ignora le donne, le rende schiave sessuali, decide del loro
abbigliamento e da loro diritto di vivere in linea con principi. La vita per le
donne quindi era diventata insopportabile sotto l’occupazione di ISIS.
Cercavamo di continuare le nostre vite nelle nostre
case e non potevamo nemmeno uscire di casa. Tutta la nostra vita era diventata
una prigione. Avevamo anche difficoltà a rispondere ai nostri bisogni
quotidiani di base. Non potevamo permetterci quello che ci serviva per via
delle difficoltà finanziare e inoltre le bande determinavano i prezzi dei
generi di prima necessità come desideravano.
Le bande ISIS hanno imposto pesanti tasse sulla
popolazione locale impegnata in agricoltura e nell’allevamento
Abbiamo sentito di fatwa emanate dalle bande di ISIS
contro le donne. Che tipo di fatwa erano?
Queste fatwa ordinavano che le donne dovevano sposare
appartenenti alle bande di ISIS e mogli di miliziani di ISIS morti dovevano
sposare altri appartenenti alle bande. Queste erano alcune delle fatwa emesse
dalle bande.
Vi abbiamo viste gridare di gioia mentre cercavate
rifugio nelle aree liberate. Cosa ha da dire a riguardo?
Le bande di ISIS hanno trasformato la vita delle donne
in una rovina per conto dell’Islam. Con la gioia per la liberazione dei nostri
villaggi e della nostra salvezza dalle bande di ISIS ci siamo tolte i nostri
vestiti neri e siamo cose verso i combattenti. Abbiamo partecipato alla danza
di libertà e gridato di gioia. Ringraziamo tutti i combattenti perché ci hanno
salvati dall’occupazione di ISIS a costo della loro vita.
I popoli della Siria sono multicolori e hanno molte
voci. Gruppi di bande come ISIS, Al-Nusra, Ahrar Al-Sham e Jaysh Al-Sham non
saranno in grado di distruggere questa nostra natura. Nessun potere può far
svanire il colore delle donne.
MAHİR YILMAZKAYA
© 2013 UiKi ONLUS Team