August 16, 2016
Il Consiglio Militare di Manbij ha ringraziato
tutte le forze che hanno
partecipato all’operazione di liberazione di Manbij e ha consegnato la città al Consiglio Civile di Manbij. Il Consiglio
Militare ha dichiarato che le operazioni continueranno nelle zone rurali a sud e ad est di Manbij.Il Consiglio Militare di Manbij
ha annunciato il bilancio dell’Operazione Martire Comandante Faysal Abu Leyla, lanciata il 1° giugno e durata 75 giorni.
Il Consiglio Militare
di Manbij ha tenuto una conferenza
stampa per dettagliare i risultati dei
75 giorni dell’Operazione Martire Comandante Faysal Ebu Leyla. Alla conferenza hanno partecipato
il Consiglio del Commando
“L’Operazione Manbij continuerà fino a quando l’ISIS sarà
completamente espulso”
Secondo la dichiarazione, nessuna soluzione diretta è stata creata per la crisi in Siria, mentre la minaccia contro la società siriana continua. La dichiarazione
continua;
“Questa minaccia ha spinto la società lontano dai valori
morali, e ha trasformato il paese in un groviglio di dolore
e sofferenza.
L’operazione di liberazione di Manbij e delle
zone rurali è stata lanciata dal nostro
Consiglio Militare per seppellire l’insolubilità e la disperazione imposta ai nostri popoli
nella storia. E così, il
nemico comune, i terroristi dell’ISIS,
che hanno rappresentato una minaccia per tutta l’umanità, sono stati lasciati senza fiato nella
loro “roccaforte”. Manbij era servita come centro per i membri
delle bande provenienti da tutto il
mondo e dalla regione.
Manbij è stata liberata dopo 75 giorni di resistenza, eroismo, sforzi e martirio. Durante questi 75 giorni, i più preziosi
tra le donne
e gli uomini di questo popolo,
tra cui il Comandante Martire Abu Leyla, hanno marciato
verso l’immortalità per divenire
simboli unici della nostra resistenza.
Abbiamo liberato Manbij con la resistenza epica di Abu Leyla. Manbij è oggi il simbolo della convivenza
Acclamiamo la coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti
che ci ha supportato nell’operazione per liberare il
nostro popolo e ha contribuito alla nostra
Ringraziamo le Forze Democratiche della
Siria (SDF) che hanno pagato un prezzo nella costruzione
della patria comune senza esitazioni, e che non hanno mai
trattenuto da noi il sostegno.
Salutiamo le forze Asayish del Rojava
che hanno resistito con noi con la loro presa di
posizione coraggiosa e onorevole, per liberare la nostra
gente.
Onoriamo le donne
combattenti Ezide che si sono
distinte con la nostra gente
nella guerra per la liberazione e sono diventate eroiche. Non c’è niente di
più prezioso della posizione
dignitosa delle donne combattenti Ezide. Hanno resistito contro
l’ISIS nella guerra per liberare la gente di Manbij.
L’esempio concreto sono le azioni efficaci eseguite dal comandante
Koçber contro le bande.
Ringraziamo le Yekîneyên Berxwedaniya Şengalê (Unità di Resistenza Shengal,
YBS). Queste si sono unite alla resistenza di Manbij
e hanno mostrato
e insegnat0 la fraternità dei
popoli, nonostante tutte le sofferenze e le difficoltà sopportate dal popolo Shengali.
Siamo anche grati per il sostegno
di Hezen Erkaparsatinê, Hezen Parastina Civakî (Forze di Difesa
Sociale, HPC) e le forze responsabili della sicurezza delle frontiere.
Salutiamo i combattenti
internazionalisti che hanno aderito
all’operazione per liberare
la regione dalle bande
Ringraziamo l’amministrazione del Cantone di
Kobanê e la gente che ha condiviso pane e sofferenze con il popolo di Manbij.
Ringraziamo la gente di Manbij
che non ha mai lasciato soli i
combattenti e ha sempre dimostrato sostegno. Soprattutto le donne
di Manbij hanno giocato un ruolo importante nella protezione dei loro valori
autentici e tramite la loro resistenza e lotta. Questa operazione è stata anche la liberazione delle donne resistenti
di Manbij.
Vogliamo cogliere l’occasione per invitare il popolo di
Manbij con le loro identità curde, arabe, circasse, turkmene e armene, migrate a Kobanê, Cizîr, Turchia e Iraq, a tornare alla loro città
libera, e a partecipare alla ricostruzione e agli sforzi di
amministrazione a Manbij.
Noi, come Consiglio militare
di Manbij, stiamo consegnando l’attuale amministrazione di Manbij al Consiglio
Civile di Manbij. Chiediamo a tutti i patrioti
e a tutti i libertari di partecipare
all’amministrazione della città. Ci impegniamo a fare tutto il
necessario a tal fine.
Il nostro Consiglio militare continuerà a proteggere la città e le zone rurali contro il
pericolo. In questo senso, chiediamo alla SDF di sostenerci
nella missione della difesa.
Proteggere Manbij e le sue aree rurali
sarà un dovere prioritario per il nostro Consiglio.
“Manbij e alcune zone rurali sono state
liberate. Ma ci sono
ancora decine di villaggi a sud
e ad est di
Manbij dove le bande si sono posizionate,
e si tratta di una vasta
area. Pertanto dichiariamo che l’Operazione
A questo punto, noi continueremo la nostra operazione senza sosta nelle zone rurali di Manbij. Proseguiremo colpo dopo colpo
sulle bande
Il Consiglio Militare di Manbij ha annunciato
anche il
bilancio dell’Operazione Martire Comandante Faysal Abu Leyla, lanciata il 1° giugno e durata 75 giorni:
Nemici uccisi: 4.180
Corpi di forze nemiche sequestrati: 1.724
Nemici presi prigionieri:
112
Combattenti martiri curdi,
arabi e internazionalisti:
264
Veicoli militari distrutti: 144, tra cui 34 vetture montate Dshk
Armi pesanti distrutte:
26 mortai, 5 razzi Katyusha, 15 veicoli blindati
Armi sequestrate: 1.268
Armi Dshk sequestrate: 25
Mortai sequestrati: 34
Foto: Co-presidenti dell Assemblea
Civile di Manbij Farûq El-Maşî e Sozdar Xalid
© 2013 UiKi ONLUS Team